Dopo 160 giorni dal crollo della palazzina di Castromarino a Catania è scontro fra l’Amministrazione comunale guidata da Salvo Pogliese e il Movimento 5 Stelle che è all’opposizione. Quest’ultimo accusa Pogliese, ma anche la magistratura, di non aver fatto nulla per gli abitanti dell’edificio. Quelle che seguono sono le posizioni rispettivamente dell’Amministrazione comunale e del M5S.

L’Amministrazione comunale:

“Gli abitanti di via Castromarino che hanno subito il crollo, esattamente 14 nuclei familiari, sono stati seguiti dagli operatori dell’agenzia per la Casa fin dal primo momento e per ognuno di loro si e’ cercato di individuare la soluzione più adeguata. Fermo restando che l’unica richiesta avanzata e’ stata quella di poter riavere la propria abitazione; qualunque altra situazione abitativa temporanea, purtroppo ,nonostante le proposte alternative offerte non è stata accettata. Ad esempio, a un nucleo familiare allargato (genitori e figli) è stata prospettata la sistemazione provvisoria in un alloggio arredato di transizione, in un appartamento sito in Via Casagrande, ma anche questo e’ stato rifiutato. Inoltre due nuclei non hanno neppure presentato la domanda di Buono Famiglia perché uno assegnatario di alloggio popolare, l’altro perché ha invece accettato un alloggio di transizione. Gli altri 12 hanno presentato domanda ma, ad oggi, solo due di questi hanno perfezionato l’istanza con i documenti necessari per l’erogazione del Buono Casa. E’ evidente, e questo i parlamentari del M5S dovrebbero saperlo bene, che i finanziamenti europei attraverso i quali si possono erogare i Buoni Famiglia/Casa hanno procedure ben precise che vanno seguite attentamente. Pertanto le accuse di disinteresse dell’Amministrazione ancora una volta,  sono gratuite e strumentali, perché è notorio che sia il Sindaco Pogliese e sia l’Assessore Lombardo hanno sempre assicurato la disponibilità a sostenere concretamente il disagio abitativo dei sopraddetti nuclei familiari prospettando varie soluzioni. Quanto alla stato di messa in sicurezza dell’immobile, da metà giugno l’impresa esecutrice sta eseguendo i lavori in cia Castromarino di “Fase 1” e per questo sono già stati installati i sistemi di monitoraggio ottico-strumentale dei fabbricati e i sondaggi geognostici del terreno alla presenza di un delegato del consulente tecnico della Procura della Repubblica di Catania. Ai primi di luglio si provvederà alla realizzazione di un ponteggio lato via Castromarino e via Plebiscito e nel riempimento del vuoto che si è creato nel cortile interno, propedeutico alla realizzazione di un ponteggio. Prima dell’inizio dei lavori di realizzazione del ponteggio e del riempimento della cavità è programmata un’altra riunione al fine di concordare le modalità esecutive (aree di cantiere, superficie occupata dal ponteggio, etc.) di queste attività. La durata dei lavori di “Fase 1” è prevista in 60 giorni e quindi si prevede di ultimare d lavori entro Ferragosto per poi passare alla seconda fase”.

Movimento Cinque Stelle:

“Dopo 160 giorni nulla si è mosso né sotto il profilo amministrativo, né sotto quello giudiziario, a proposito del crollo della palazzina in via Castromarino, a ridosso del tunnel dei lavori per la metropolitana di Catania. Da Palazzo degli Elefanti non si muove foglia, una situazione inaccettabile”. Il Movimento Cinque Stelle a tutti i livelli istituzionali, continua e tenere i fari puntati sulla vicenda che vede alcune famiglie catanesi dimenticate dall’amministrazione comunale di Catania. “Siamo stati gli unici – spiega Luciano Cantone – ad essere presenti dal primo momento, mentre l’Amministrazione si è ancora una volta dimostrata inefficiente nella gestione di questa vicenda, tanto che solo con il nostro intervento in Prefettura, le famiglie sfollate sono potute rientrare nelle case a recuperare i propri affetti personali e avevamo promesso che non avremmo mollato la presa. Peccato però che dopo ben cinque mesi non si hanno notizia di un impegno concreto del sindaco Pogliese e dall’Assessore Lombardo in merito agli alloggi o a eventuali buoni casa da mettere a disposizioni degli ex residenti della palazzina”. Gianina Ciancio, deputata regionale pentastellata, denuncia la situazione di stallo creatasi: “Le risposte finora date dall’autorità comunale – spiega la deputata – sono insufficienti e non risolvono il problema degli sfollati. Queste persone hanno bisogno di sapere la verità, e l’assordante silenzio su questo tema non fa altro esasperarne gli animi. Ci risulta, tra l’altro, che il Comune non abbia neppure inviato una  richiesta ufficiale di intervento alla Protezione civile regionale, per dare ristoro a chi ha perso la casa”. Anche Graziano Bonaccorsi, consigliere comunale di Catania per il M5S, fa presente che “nonostante le mie numerose richieste, la commissione urbanistica del Comune non ha ancora calendarizzato un sopralluogo, mentre  su viabilità e mobilità a breve interverrà in loco. Questa inerzia rischia di trasformare l’immobile in un cantiere perenne come quello di via Crispi”- conclude Bonaccorsi. Sulla vicenda interviene anche Fabrizio Cadili, consigliere della I Circoscrizione: “Parlo spesso con gli ex residenti, che lamentano una totale assenza del Comune e vivono nell’incertezza del loro futuro. Alcuni hanno trovato una stanza provvisoria presso gli appartamenti dei familiari e vivono come ospiti anziché come proprietari di un immobile; immobile che gli è stato strappato via da un crollo, le cui cause sono ancora ignote. La situazione è davvero inaccettabile” – conclude.

Nella foto: le transenne che circondano l’immobile di via Castromarino a Catania

Redazione