La Cgil di Catania insieme a tutte le categorie del sindacato, organizzano per venerdì 19 giugno, alle ore 19:30 in Piazza Università, un flash mob Contro il razzismo dedicato alla memoria di George Floyd, cittadino afroamericano, e di Adnan Siddique, il cittadino pakistano ucciso la sera del 3 giugno nel suo appartamento, a Caltanissetta. Due casi lontani geograficamente ma drammaticamente accomunati dallo spirito controverso del nostro presente.

Il sindacato catanese si mobilita per dire no a ogni forma di discriminazione e di violenza razziale e informa l’opinione pubblica di questa manifestazione di memoria e di solidarietà: “Ci fa male sapere che, malgrado secoli di lotta al razzismo e di leggi internazionali che proclamano l’uguaglianza tra persone – spiega Giacomo Rota, segretario generale della Cgil- siamo ancora costretti a perpetuare un gesto simbolico di condanna”.

“Razzismo, prevaricazione, sfruttamento – dice Rota -, sono manifestazioni terribili di un atteggiamento culturale prima ancora che politico. Catania farà la sua parte ricordando quali sono i valori immortali della nostra democrazia, nel caso italiano ben descritti nella nostra Costituzione “.

Anche il fenomeno del caporalato – sottolinea il comunicato della Cgil – è una declinazione specifica di razzismo, poiché individua nell’altro, solo perché straniero, un essere con diritti minori o addirittura inesistenti.

“L’Isola senza catene” è il tema della grande campagna di mobilitazione della Cgil e della Flai Sicilia contro il caporalato  e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura.

“Aumenteremo  dal canto nostro il pressing sugli sfruttatori, sulle aziende e sulle istituzioni affinché venga rispettata  la normativa sul contrasto al caporalato, per esempio aumentando e localizzando sui territori più colpiti, come quello agrumicolo etneo, iniziative di vigilanza e controllo. L’attenzione ai rifugiati, ai migranti, alle comunità straniere presenti da decenni a Catania, – conclude Rota- è  peraltro  servita a dare corpo, nella nostra città, ad una convivenza pacifica e arricchente che deve crescere nella vita quotidiana così come nei contesti lavorativi”.

Nella foto: Adnan Siddique

Redazione