Il neo segretario del Pd di Belpasso (Catania), Giuseppe Lucio Piana, prende posizione sul “caso Villari” (il segretario provinciale del Partito democratico, che, secondo i magistrati del capoluogo etneo, pur non essendo indagato, sarebbe coinvolto in presunti rapporti con esponenti mafiosi), ma lo fa a titolo personale, sui Social, e non con un comunicato ufficiale del partito. Dopo alcune ore – sempre sui Social – gli risponde il suo predecessore Nunzio Distefano, che nei giorni scorsi aveva incalzato il suo partito di esprimere un parere pubblico sulla vicenda. Insomma, all’interno di Dem di Belpasso è guerra aperta. Vediamo quali sono le due posizioni.

“A fianco le cronache riportate sui giornali – scrive Giuseppe Lucio Piana – , le parole sollecitatemi sulla vicenda che coinvolge Angelo Villari (assieme ad una confusionaria e parziale ricostruzione di un Congresso che ha eletto all’unanimità il suo Organo Direttivo) appaiono più motivate da rancori personali che da un’analisi schietta dei fatti”.

“Ma non ho certo l’intenzione di mescolare i due accadimenti tra loro: mi limito semplicemente ad analizzare i fatti. Ad oggi, neanche il diretto interessato – prosegue il segretario del Pd di Belpasso, con riferimento a Villari – pare abbia avuto la possibilità di visionare gli atti che lo riguardano. Il Segretario Provinciale non risulta indagato, così come affermano e sottolineano gli organi di stampa, e questo chiude al momento ogni possibile ricostruzione sul suo operato”.

“Ciò che viene scritto – seguita Piana – (e che alcuni intendono assumere vero a prescindere) o ciò di cui lo si accusa, o ciò che si vuole affermare, al momento non è supportato da documenti ufficiali e pubblici”.

“Prendo semplicemente atto – afferma ancora il responsabile del Partito democratico di Belpasso – che le ‘interviste’ a titolo personale rilasciate sugli organi di stampa da qualche tesserato (rese all’oscuro del SUO Direttivo democraticamente eletto), senza avere consultato il gruppo Dirigente né chiesto quale posizione avesse preso sulla faccenda, e amplificate da chi non nemmeno chiesto ai Dirigenti del Partito un parere sulla questione, spostano la vicenda su altri campi, strumentalizzandola con finto interesse”.

“È CHIARO e PALESE – scrive a caratteri cubitali Piana – che il rispetto della Legge e la condanna della connivenza tra la politica e il malaffare È e DEV’ESSERE un caposaldo della condotta di chi è chiamato ad amministrare o di chi si candida a farlo”.

“Così come – spiega Piana – la difesa dell’assoluta libertà del voto e il rifiuto di ogni scambio o compromesso per ottenerlo sono dei valori su cui non si può transigere”.

“Ma mi esprimerò – dice ancora il dirigente del Pd belpassese – , condividendone il giudizio con tutto il gruppo Dirigente che coordino, solo sui fatti realmente accertati, condannandoli duramente qualora fossero dimostrati. Non presterò ascolto a quelle sollecitazioni (più isteriche che politiche) ostentate da chi sembra scambiare una faccenda delicata come il campo di battaglia di una personale resa dei conti. Angelo Villari saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti”.

Fin qui il giudizio del segretario locale del Pd. Ma vediamo il commento dell’ex segretario Distefano: Titolo: “CARO SEGRETARIO STAI COMMETTENDO UN GRAVE ERRORE!” (a caratteri cubitali anche questo). Testo: “Oppure te lo stanno facendo commettere, che sarebbe peggio”.

E poi: “Non mi riferisco al tentativo di sminuire a fatto personale la questione politica che ho sollevato, perché questa è solo una sciocchezza. Sorvoliamo! Parliamo invece dell’errore politico di non volere affrontare un tema che esiste e non può essere risolto con il far finta di nulla. Non puoi mettere la testa sotto la sabbia per non affrontare i problemi”.

“La conseguenza di tutto ciò – dice Distefano – sarà di soffocare nella culla ogni tentativo di dialogo con le altre forze del centro sinistra e allontanare ancor di più dal nostro Partito le personalità che si era detto invece di provare ad avvicinare”.

“Tutto questo per cosa?”, chiede l’esponente Pd. “Per onorare il senso di appartenenza ad una filiera? Per la riedizione anacronistica della regola della ‘doppia morale’? Prendo atto delle decisioni che hai assunto, di certo insieme agli altri dirigenti del Circolo del Pd di Belpasso, ma non la condivido. Il villarismo è come il punteruolo rosso, che entra nella pianta, la svuota dall’interno e la uccide. Contento tu, contenti voi, ma non contenti tutti!”.

Redazione