“Non possiamo che rammentare con sdegno civile la deriva centrista del Partito Democratico siciliano, che si è distinto nel corso di questi ultimi decenni per non aver osteggiato soggetti politici come l’UDC e l’MPA, anzi convergendo con essi in varie Giunte municipali ed all’ARS”.

E’ durissimo il comunicato della Casa della sinistra-Unità dei Comunisti di Belpasso (Catania) che prende posizione contro il Pd siciliano e belpassese nell’ambito del “caso Villari” (il segretario provinciale del Partito democratico, il cui nome salta fuori da una serie di intercettazioni fra esponenti dei clan mafiosi catanesi alla vigilia delle ultime elezioni regionali).        

“In seguito alla notizia – si legge nel comunicato – appresa sui quotidiani regionali riguardanti intercettazioni telefoniche in cui si prefigurerebbe un coinvolgimento politico di un clan mafioso che avrebbe avuto interesse, nell’ambito della gestione rifiuti, a far eleggere l’allora candidato Angelo Villari (già esponente di punta della CGIL e del PD), esprimiamo sconcerto”.
“Sulla faccenda giudiziaria – prosegue la Casa della Sinistra – (semmai avrà un seguito) non possiamo che attendere ulteriori sviluppi, sul piano politico ci pare nostro compito prendere una posizione chiara”.

La Casa della Sinistra, “lungi dal ‘ghigliottinare’ la personalità di spicco della politica siciliana” di cui si parla, ricorda la politica del Pd degli ultimi decenni, finalizzata a “convergere” con i partiti (Udc ed Mpa) degli ex presidenti della Regione Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, il primo condannato definitivamente a 7 anni per favoreggiamento a Cosa nostra; il secondo condannato in primo grado a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa, con una pena ridotta in Appello a 2 anni, nella quale l’ex governatore è stato accusato solo di voto di scambio.

Dal contesto regionale, la Casa della Sinistra sposta il baricentro al contesto locale: “Ne consegue che la tanto idealizzante questione morale di Berlinguer e La Torre sia finita nel dimenticatoio, a favore di un governismo compromissorio che – anche a Belpasso, come abbiamo segnalato con rigore – ha visto mischiare sinistra (moderata) con la destra nelle sue varie formazioni”.

E poi: “E’ ora di cambiare registro!”. Per questo il movimento prende posizione “contro la politica della falsa mediazione partitocratica”, e conclude il comunicato con quattro parole: “Uguaglianza! Giustizia sociale! Libertà! Legalità!”.

Redazione