Sarà ripavimentata la piazza antistante alla chiesa di San Vito a Bronte (Catania), dove nel 1860 Nino Bixio fece fucilare 5 persone per reprimere la rivolta. “Elimineremo il monostrato vulcanico realizzato qualche circa un decennio fa (già danneggiato), per sostituirlo con vero basolato lavico”, si legge nel comunicato del Comune.

Questa la decisione dell’Amministrazione comunale di Bronte, guidata dal sindaco Graziano Calanna, su come utilizzare circa 37 mila euro derivanti dalle economie rimaste dal finanziamento di quasi 800 mila ottenuto dalla Regione siciliana attraverso i fondi del Patto per il sud per ristrutturare la chiesa.

L’interno della chiesa San Vito di Bronte (Catania) in buona parte ristrutturato. A sinistra il sindaco Graziano Calanna. Sopra: la facciata della chiesa

“I lavori iniziali nella chiesa di San Vito – spiega il vice sindaco Gaetano Messina –  prevedevano l’eliminazione delle infiltrazioni, il rifacimento della pavimentazione e tutte le operazioni di restauro conservativo degli stucchi e dell’interno della chiesa, nel rispetto di quanto richiesto dalla Soprintendenza. L’impresa, rispetto al capitolato iniziale dei lavori, che noi abbiamo ereditato, però è riuscita a fare anche importanti interventi di natura strutturale nel tetto. Lavori all’inizio non previsti ed invece importanti per la stabilità dell’intera chiesa. Non solo – conclude Messina – sono state riportate alla luce le decorazioni dell’antica volta che oggi ha ripreso lo splendore di un tempo”.

“Il basolato – dice il sindaco – ridarà lustro a questa piazza rimasta famosa per i tragici fatti di sangue del 1860. I nuovi futuri lavori che chiederemo alla Regione di realizzare, restituiranno spessore ad uno dei luoghi più importanti dal punto di vista storico e turistico”.

Come sempre – conclude il primo cittadino – permettetemi di ringraziare i Frati, la mia Giunta ed i Consiglieri della mia maggioranza con cui abbiamo condiviso le idee che ridaranno splendore ad una delle chiede più importanti di Bronte”.

Intanto l’impresa ha già completato il restauro delle volte della navata e della cupola posta sopra l’altare maggiore, consacrato alla Vergine Immacolata, che adesso è tornato splendente con i marmi policromi.

Redazione