Il sindaco di Bronte (Catania) Graziano Calanna ha inviato al Sottosegretario alla Salute una relazione “che non solo evidenza con i numeri la grave carenza di personale di cui soffre la struttura ospedaliera, ma aggiunge una sentita considerazione di rammarico derivante dalla constatazione che rispetto a 10 giorni fa, nonostante la protesta, l’Asp non ha messo in atto nulla per colmare la carenza di personale che non solo il Sindaco, ma anche le organizzazioni sindacali di categoria Anaao, Nursind e Cimo hanno denunciato”.

A distanza di dieci giorni dall’incontro in video conferenza fra il sindaco e il sottosegretario Sandra Zampa, Calanna prende carta e penna e inoltra la relazione che la rappresentante per i problemi della salute del governo Conte aveva sollecitato al primo cittadino per affrontare le “carenze e le criticità” dell’ospedale di Bronte, in modo che il ministero le analizzasse.

“Onestamente – dice Calanna – mi aspettavo maggiore considerazione per i cittadini del comprensorio nord ovest dell’Etna. L’Asp non può ritenere esaustivi i fondi investiti per il nuovo Pronto soccorso o l’acquisto di alcune attrezzature, quando in ospedale mancano decine di medici, che non riescono a coprire i turni per intero. L’Asp non può far passare per esaustivo l’acquisto di un’ambulanza che a Bronte attendiamo da circa un decennio e che non è ancora neanche arrivata. Qui non ci sono cittadini di serie B, abbiamo diritto ad una Sanità ed un ospedale efficiente”.

Poi i numeri. Nella relazione al sottosegretario – dice il comunicato del Comune -, “Calanna, dopo aver fotografato la mappa dei servizi offerti dall’Ospedale ed elencato alcune attrezzature vetuste da decenni, scrive che “l’ecocardiografo è vecchio di 15 anni”, e “descrive reparto per reparto, tutte le carenze di personale medico”.

“Nel Pronto soccorso i medici dovrebbero essere 13 – riassume Calanna – invece sono solo in 4, più 4 medici del 118 che effettuano solo 12 ore settimanali invece che 38. In Anestesia sono solo 5, quando dovrebbero essere 8, con ripercussioni in Chirurgia e Ginecologia. La Cardiologia è gestita da un solo medico e se pensiamo che le patologia cardiache sono in questo territorio particolarmente presenti e pericolose, ci rendiamo conto della situazione”.

Difficile anche la condizione degli infermieri: “Nel Pronto soccorso – continua il sindaco – questi dovrebbero essere 23, invece ne operano 15. In sala operatoria dovrebbero essere 14 e sono 9”.

“Mi risentirò presto con il sottosegretario Zampa – conclude Calanna –. E’ arrivato il momento di affrontare definitivamente questo problema. Questo è un territorio volto vasto, cui vanno già stretti i servizi garantiti da un ‘Ospedale di zona disagiata’ come quello di Bronte. Se poi i servizi offerti mostrano carenze, viene meno il diritto alla Salute dei residenti”.

Nella foto: l’ospedale Castiglione-Prestianni di Bronte (Catania)

Redazione