Dopo l’intervista che questo giornale ha fatto al consigliere dell’opposizione di San Vito lo Capo (Trapani), Gaspare Scola, sul criticatissimo progetto di ampliamento del porto – dall’impatto devastante, come è stato definito due anni fa dall’intera classe politica locale e da 2mila cittadini – che la società Marina bay di Trapani vorrebbe realizzare, il sindaco della rinomata località turistica, Peppe Peraino (tirato in ballo da Scola in merito a una serie di atteggiamenti “per nulla trasparenti”, almeno secondo lui), non ritiene di rispondere alle nostre domande, perché “in questo momento di coronavirus – dice – mi viene difficile trovare anche un minimo spazio”, e perché “normalmente un giornalista, prima di scrivere un articolo completo, ascolta le due campane: quindi perché – aggiunge Peraino – ascoltare me dopo che è stato ascoltato quello che è uscito dalla bocca di chi è tuo amico?”. “Io – aggiunge Peraino – sono il sindaco di San Vito lo Capo, io sono un’istituzione, io rispetto tutti, ma desidero essere rispettato, anche dai giornalisti”.

Ci dispiace dover ribattere al primo cittadino di San Vito, ma vorremmo ribadirgli quello che abbiamo detto nell’interlocuzione che abbiamo avuto su whatsapp: appunto perché è nostro intendimento fare un’informazione pluralista, tre giorni fa abbiamo ascoltato un rappresentante dell’opposizione, ed ora avremmo voluto sentire la replica del sindaco, al quale sarebbe stato riservato lo stesso spazio.

Ringraziamo Peraino per la lezione di mestiere che ci ha fatto, ma le regole democratiche del giornalismo sono queste: microfono a entrambe le parti, senza sconti, senza commenti del cronista, senza compiacimenti per nessuno: solo domande e una fedele trascrizione delle parole di ognuno regolarmente registrate. Soprattutto nessun favoritismo. 

Quindi per favore, nessuna allusione (non è la prima volta che succede), solo perché sulla vicenda Marina bay vogliamo vederci chiaro. Noi vogliamo raccontare fatti, semplicemente fatti, da confermare o da smentire, ma fatti. Quindi è augurabile che in futuro – quando contatteremo il sindaco di San Vito lo Capo – ci sia consentito di fare il nostro lavoro.

Alla fine Peraino ci ha inviato una nota in cui fa la sua ricostruzione dei fatti, nota che potrete leggere dopo le 10 domande che comunque gli rivolgiamo ugualmente e che mettiamo a disposizione dei lettori.

Il sindaco di San Vito lo Capo (Trapani), Peppe Peraino. Sopra: la zona portuale coinvolta nel progetto di Marina bay

1)      Signor sindaco, lei viene accusato dall’opposizione e dall’associazione No Marine Resort di non aver chiuso la vicenda lo scorso 14 agosto, quando era stata fissata la Conferenza dei servizi in cui si sarebbe deciso definitivamente se bocciare o promuovere l’elaborato del mega resort che Marina bay – secondo il quotidiano La Stampa, con un capitale sociale di 10mila Euro, a fronte di un investimento di circa 50 milioni – aveva progettato in 115mila metri quadrati di superficie che avrebbero coperto di cemento la spiaggia, il mare e il porto. Cosa risponde?

2)      È vero che per discutere di questo progetto, lei ha organizzato delle riunioni informali al Comune dove, a parte lei, erano presenti gli esponenti della Giunta, il presidente del Consiglio comunale, il capogruppo della maggioranza assieme ai rappresentanti di Marina bay, con l’estromissione dei consiglieri dell’opposizione e dell’Ufficio tecnico? È vero che durante questi incontri – tranne uno – non sono stati stilati dei verbali? Può dire cosa si è detto nel corso delle riunioni non verbalizzate?

3)      È vero che – come denuncia l’opposizione e l’associazione No Marine Resort – su questo progetto lei non ritiene di produrre certe carte (quelle più importanti) ai soggetti che ne fanno richiesta? Eventualmente perché?

4)      È vero che dopo due settimane non ha ancora consegnato la copia del nuovo progetto (il cosiddetto masterplan) di ampliamento del porto presentato dalla società Marina bay ai consiglieri dell’opposizione che ne hanno fatto richiesta? Eventualmente perché?

5)      Cosa risponde a chi l’accusa di “scarsa trasparenza”?

6)      È vero che il 27 marzo scorso lei ha revocato il progetto alla società Marina bay senza avere precedentemente fissato i termini di scadenza?

7)      È vero che Marina bay – dopo pochi minuti dalle sue dichiarazioni nel Consiglio comunale dello scorso 21 aprile, in cui annunciava in diretta streaming che la vicenda con la società trapanese era chiusa – ha presentato il nuovo progetto giustificando di essere stata costretta a rinviare la presentazione dell’elaborato a causa del coronavirus? Cosa dice su questo?

8)      Perché soltanto dopo l’intervista che abbiamo fatto al consigliere Scola (due giorni fa), lei ha provveduto a nominare un altro legale con l’incarico di occuparsi della vicenda?

9)      Crede di aver commesso degli errori su questo caso? Se sì, quali?

10)  C’è qualcosa che vuole aggiungere?

Quello che segue, il comunicato inviatoci dal sindaco di San Vito lo Capo:

“Sulla vicenda, la mia posizione e quella dell’amministrazione comunale è stata chiara e netta: è stata chiusa la procedura relativa al progetto della Società Marina Bay S.p.A. Notizia che io stesso ho voluto annunciare ufficialmente al Consiglio comunale, riunitosi lo scorso 21 aprile in diretta streaming, spiegando le motivazioni e ricostruendo l’iter che ha portato alla conclusione dei lavori: la mancata produzione della documentazione da parte della Società.

Sulle strumentalizzazioni politiche non entro nel merito perché quello che interessa a questa amministrazione, fatta di persone corrette e rispettose delle regole e dell’ambiente, è avere messo una pietra tombale su questa vicenda. Vicenda sulla quale già quando il gruppo consiliare ‘Insieme per San Vito’ (la lista dell’attuale primo cittadino, ndr.) era all’opposizione si era dimostrato contrario, perché prevedeva una cementificazione selvaggia del nostro bacino portuale, e che ha continuato a contrastare una volta che, da giugno 2018, è stato chiamato ad amministrare questo Comune dotandosi di due figure qualificate, un avvocato ed un esperto nel settore scientifico-ambientale, in modo da presentare un parere autorevole, supportato da elementi giuridico-scientifici, in sede di Conferenza di Servizi.

Ricordo che a seguito della motivata contrarietà espressa sul progetto da parte di questa amministrazione, la società Marina Bay Società aveva chiesto lo scorso 30 luglio il differimento della Conferenza di Servizi (che per legge, da sindaco, ho dovuto convocare e ho deciso di convocare per il 14 agosto 2019), al fine di produrre un nuovo master progettuale.

Richiesta che ho accolto pensando che fosse giusto valutare, di concerto con la cittadinanza, se una nuova proposta avesse potuto portare realmente benefici per il territorio e la comunità.

Il 16 gennaio scorso, durante un incontro al Palazzo Municipale, la Società aveva manifestato la volontà di presentare “a breve” un nuovo master plan ma, decorsi 8 mesi dalla richiesta di differimento della Conferenza e tre dal proposito di consegna “a breve”, la stessa non ha presentato alcunché.

Perciò il 27 marzo scorso, decorso ampiamente il termine legislativo per la conclusione del procedimento e poiché l’omissione di produzione documentale non può giustificare il ripetuto rinvio o, peggio, una sospensione sine die dei lavori della Conferenza, il Comune di San Vito Lo Capo ha comunicato a tutti i soggetti coinvolti la conclusione dei lavori”.

Luciano Mirone