“Una sardina è stata minacciata di morte dalla mafia calabrese: ‘Firmasti a to cundanna’, ‘Hai firmato la tua condanna”. Lo rende noto il movimento guidato da Mattia Santori che riferisce: “Filippo Sorgonà, coordinatore delle Sardine di Reggio Calabria è stato per la seconda volta minacciato di morte con queste atroci parole ieri pomeriggio”. “Già un mese fa gli hanno bruciato due ettari della sua azienda agricola. Da sempre Filippo Sorgonà – ricordano le Sardine – è stato impegnato a combattere con determinazione e con alto senso civile ed etico la lotta alla mafia calabrese, all’ndrangheta”.

“Le scritte di cui parlo sono facilmente riconducibili ad una sigla politica. Ieri, oggi e domani sarò sempre dalla stessa parte a combattere per Giustizia e Libertà. Nell’anniversario della strage di Capaci, avrei voluto scrivere altri post per rinnovare l’impegno a questa sacra memoria”, ha scritto Sorgonà. “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”, aggiunge poi citando Peppino Impastato.

Nella foto: la prima manifestazione del movimento delle Sardine

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