Detiene un chilo di cocaina pronta per essere spacciata nella zona di Caltagirone, fra Palagonia, Ramacca ed altri centri del catanese dove ormai sta prendendo piede il traffico di droga. Secondo una stima fatta dai militari dell’Arma, questo stupefacente, se immesso sul mercato, avrebbe potuto fruttare la somma di 150 mila Euro.  

Per questo i Carabinieri della “Squadra Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato, nella flagranza, il 46enne Salvatore MARLETTA, di Palagonia (Catania) per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Salvatore Marletta. Sopra: la cocaina sequestrata dalla Squadra Lupi

Questi i fatti, secondo il rapporto degli operatori dell’Arma.

Una pattuglia della Squadra Lupi, mentre percorreva la Strada statale 417, in località Contrada di Guarni del comune di Ramacca, ha notato una Fiat Grande Punto uscire da una stradina sterrata, con il guidatore in  atteggiamento che ha insospettito i militari, i quali hanno fermato l’autovettura per identificarne il conducente. 

Il controllo dell’autovettura ha portato i Carabinieri a rinvenire una busta di cellophane contenente 640 grammi di cocaina solida. Il possesso del considerevole quantitativo di droga ha portato i militari a presumere che l’uomo fosse un “corriere” e che, ragionevolmente, potesse detenere altro stupefacente, magari occultato in altro luogo.

Alle specifiche domande rivoltegli dai militari, l’uomo avendo compreso di dover alleviare il già pesante fardello giudiziario che gli si prospetta davanti, ha indicato un casolare poco distante adibito a deposito di attrezzi agricoli dove, all’interno di un contenitore di plastica per la conservazione del concime, hanno rinvenuto una busta con ulteriori 390 grammi della stessa sostanza.

Si stima che, con il quantitativo di droga sequestrata, si sarebbero potute ricavare oltre 5mila dosi che, piazzate al dettaglio, avrebbero potuto fruttare con la vendita al minuto circa 150 mila Euro. L’arrestato è stato tradotto nel carcere di Caltagirone in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Barbara Contrafatto