“Nessuno resti indietro”. Questa l’esortazione lanciata dal sindacato Ugl di Catania affinché nessuno venga penalizzato del sostegno economico previsto per la pandemia causata dal Coronavirus.    

“Sull’erogazione dei ‘buoni spesa’ da parte dei Comuni – si legge nel comunicato – , grazie ai fondi stanziati dallo Stato e dalla Regione Siciliana, nonché dalle varie raccolte fondi avviate dagli enti comunali, dalla Ugl di Catania si alza un nuovo appello affinché nessuno venga lasciato indietro”.

“In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere diverse modalità di bando rivolto ai cittadini in stato di indigenza. Non volendo entrare nel merito delle scelte operate dai comuni, dobbiamo però evidenziare come per il richiedente l’essere destinatario di forme di sostegno pubblico come gli ammortizzatori sociali sia motivo di non accesso o di potenziale penalizzazione nell’ambito della priorità di assegnazione del buono”, spiega il segretario etneo della Ugl Giovanni Musumeci.

“Questo – aggiunge l’Ugl – penalizza centinaia di lavoratori che prima non riuscivano neanche con lo stipendio a fine mese e che oggi, in cassa integrazione o in altra forma di sostegno salariale, con famiglia monoreddito, si trovano senza più un euro in tasca”.

“Il click day per le aziende chiamate ad inoltrare la pratica di cassa integrazione – seguita il sindacato – è infatti partito da pochi giorni e, salvo ritardi e complicazioni, al netto di società che hanno deciso di anticipare i fondi, tanti dipendenti vedranno i primi soldi nel loro conto tra circa un mese”.

Sembrerebbe un paradosso – sottolinea il segretario etneo Ugl – ma è la triste realtà dei fatti, motivo per cui come Ugl ci rivolgiamo ancora una volta ai sindaci della nostra Città metropolitana perché, tramite i loro uffici dei Servizi sociali, nell’accordare ai loro concittadini l’accesso alla forma di aiuto di prima necessità, tengano conto anche di questo dramma prodotto dalla burocrazia, ponendo tra i soggetti prioritari anche i lavoratori in attesa di un ammortizzatore sociale che, forse, arriverà quando ormai sarà tutto superato. Siamo certi che anche in questo caso la nostra proposta venga accolta, nell’interesse di tante famiglie che sono state economicamente ulteriormente colpite da questa disastrosa pandemia”.

Redazione