“Una gravissima intimidazione nei confronti di un parlamentare di opposizione che offende le istituzioni e riporta a tempi bui del passato. Musumeci si scusi ma freni anche la sua deriva dittatoriale. Massima solidarietà , la mia personale e quella di Italia Viva, a Luca Sammartino, insultato e minacciato in un luogo che dovrebbe essere di democrazia e dibattito politico”.

Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, stigmatizza le parole pronunciate ieri all’Assemblea regionale siciliana dal governatore Nello Musumeci nei confronti del deputato di Italia Viva, Luca Sammartino.

Tutto è iniziato quando Sammartino ha chiesto il voto segreto su un emendamento alla legge di stabilità. A quel punto il governatore s’infuria e attacca il deputato Iv: “Vado via, mi auguro che di lei si possa occupare ben altro Palazzo”. Musumeci, visibilmente alterato, ha preso la parola dai banchi del governo dopo che il deputato di Italia viva aveva chiesto il voto segreto su un emendamento del M5s a una norma della legge di stabilità che stanzia fondi per lo sport.

“Mi auguro che di lei e di quelli come lei si possa occupare ben altro Palazzo”. Sammartino è indagato dalla Procura di Catania per corruzione elettorale nell’ambito di un’inchiesta sulle passate elezioni. L’intervento di Musumeci ha scatenato la bagarre a ala d’Ercole. Dagli scranni dei parlamentari si è udito: “Questa è una minaccia…”. E ancora: “Vergogna”. Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha subito sospeso i lavori, stigmatizzando le parole di Musumeci. Il confronto infuocato è proseguito fuori dall’aula.

Redazione