Salgono a 490 le positività di Coronavirus in Sicilia. Prima in classifica resta la provincia di Catania con 181 casi, ma la sorpresa del giorno è quella di Messina con 66, che balza al secondo posto e surclassa Palermo con 52. Seguono Siracusa (42), Agrigento (34), Trapani (27), Caltanissetta (26), Enna (23) e Ragusa (7).

Ma perché a Messina si registra un balzo così poderoso? Perché appena due giorni fa i malati erano appena 16, ieri 35 e oggi 66? Ne abbiamo parlato con personalità autorevoli del mondo sanitario peloritano e abbiamo appreso; a) che “Messina sta crescendo in modo preoccupante”; b) che “i focolai accertati al momento sono tre” (vedremo quali); c) che “il rientro in città di circa 140 messinesi, tornati dalla vacanza di Madonna di Campiglio, sta cominciando a produrre i suoi effetti: pochi di questi si sono autodenunciati, men che mai hanno fatto la quarantena, e fino a pochi giorni fa hanno lavorato (chi come medico, chi come notaio, chi farmacista, chi come avvocato) e frequentato amici e parenti; c) che “nello stesso tempo si è attivato un altro focolaio, quello del Centro neurolesi, dove sono ricoverate circa 100 persone con gravi problemi cerebrali e gravi traumi anche post incidenti. Circa trenta soggetti di questa struttura risultano positivi: 20 di questi sono medici e infermieri. Nei giorni scorsi, in questo centro di eccellenza della sanità messinese si sono recate decine di familiari per far visita ai ricoverati”; d) “Stesso fenomeno si sta verificando presso la Casa di riposo per anziani (il terzo focolaio) con una trentina di ricoverati ”; e) Oggi al Centro neurolesi è arrivato l’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Ruggero Razza, che ha nominato come commissario il dirigente dell’osservatorio epidemiologico Salvatore Scondotto. Quindi Razza si è secato presso la Casa di riposo per anziani, dove, a quanto pare gli operatori di cui sopra sono in quarantena in attesa dei tamponi da giovedì scorso; f) Al laboratorio dell’ospedale Papardo sembra che siano finiti i reattivi per fare i tamponi; g) L’unica struttura della città adibita alla prova tampone rimane il policlinico.

Luciano Mirone