E’ scontro a Messina tra il sindaco Cateno De Luca e il prefetto Maria Carmela Librizzi sulla chiusura dei negozi alimentari la domenica come da ordinanza del presidente della regione siciliana. De Luca in una propria ordinanza aveva deciso di lasciare aperti i punti vendita di generi alimentari, e al prefetto dice: “Non accetto imposizioni, se vuole mi revochi dal mio ruolo”. Il sindaco ha mandato una nota oltre che a Librizzi al ministro dell’Interno e al presidente del Consiglio in cui dice, tra l’altro: “Mi prendo la responsabilità nell’esprimere la mia assoluta contrarietà su ciò che sta avvenendo in queste ore. Non mi sarei mai aspettato che mi venisse ingiunto di revocare la mia ordinanza, che è conforme al dettato normativo statale, in favore di una ordinanza regionale che non solo è in contrasto con le disposizioni nazionali, ma che ha creato immediatamente caos e generato fenomeni di assembramento, inducendo il prevedibile timore nei cittadini di restare senza scorte alimentari. E dire che anche ieri notte lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri ha introdotto la sua dichiarazione precisando che i punti vendita di generi alimentari ‘devono restare aperti, senza limitazioni di giorni, proprio per evitare i fenomeni sopra denunciati”. “Prefetto, questo gioco non mi piace – dice il sindaco peloritano – e se come già mi stanno dicendo, ci sono le forze dell’ordine presso i supermercati che stanno denunciando gli esercenti per la violazione dell’ordinanza presidenziale ai sensi dell’art. 650 c.p., sappia che difenderò in tutte le sedi la mia pozione e quella di queste persone che hanno seguito il sindaco e il presidente del Consiglio. Non perda più tempo a cercarmi con sgradevoli telefonate perché non abbiamo più nulla da dirci. Se vuole avvii pure il procedimento di rimozione del sindaco De Luca, ma non mi cerchi più”.
Nella foto: il sindaco di Messina, Cateno De Luca
Ansa
per una volta ha ragione De Luca