C’è quello trovato con le mani nella… ricotta, quello che litiga coi vicini, con tanto di assembramenti di suocere e cognate: quello che dichiara falsamente di aver comprato le medicine, quello che si rifiuta di fornire le proprie generalità e aggredisce il militare. Insomma, man mano che il coronavirus scende verso Sud, i comunicati stampa dei Carabinieri – ai quali va sempre il nostro ringraziamento – sono una sorta di bollettino della stupidità e dell’incoscienza umana. Questa la nota di oggi.  

I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone (CT), nell’esecuzione delle disposizioni governative sul contenimento dell’epidemia da coronavirus, hanno effettuato i previsti controlli contestando ovviamente ai trasgressori la violazione dell’art. 650 C.P.

Tra i cittadini deferiti alla competente Autorità Giudiziaria si segnalano un pensionato di Francofonte (SR), il quale ha dichiarato di essersi recato nel comune di Caltagirone poiché la qualità della ricotta sarebbe nettamente migliore rispetto a quella del suo paese di residenza; una coppia di fidanzati, i quali si erano allontanati con il loro cagnolino per svariati chilometri dalle proprie abitazioni; marito e moglie che, insieme al loro bambino di due anni, si stavano recando in auto a pranzo in casa di amici; un uomo che all’atto del controllo dichiarava di essersi recato in farmacia a comprare dei medicinali, salvo esibire ai militari una confezione di farmaci dalla quale mancavano diverse compresse, verosimilmente utilizzate da alcuni giorni.

I Carabinieri della Compagnia di Palagonia (CT), nel quadro del piano di controllo per il rispetto delle disposizioni governative in merito al contrasto della diffusione epidemica del COVID-19, hanno arrestato una persona nonché denunciato altre 13 per l’art. 650 del codice penale.

L’arrestato è un bracciante agricolo, resosi responsabile, oltre che della violazione dell’art.650 del c.p., di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale. L’uomo, fermato mentre passeggiava in strada, oltre ad esprimere un evidente disappunto sulle norme del decreto, si rifiutava di fornire le proprie generalità e il documento di riconoscimento. Al fine di sottrarsi al controllo, ha anche aggredito uno dei militari operanti facendolo rovinare in terra.

Inoltre due uomini di 35 e 38 anni, sono stati deferiti anche per minaccia e lesioni personali, reati commessi a seguito di una lite in strada tra vicini di casa. Nel medesimo contesto sono state altresì denunciate la moglie e la suocera di uno dei contendenti, donne scese in strada a spalleggiare il congiunto.

Redazione