Per riconquistare il suo ex marito aveva una solo possibilità: incendiare la villa dove vivevano l’uomo e sua figlia. Glielo avevano detto con certezza i tarocchi che una ‘fattucchiera’ che le aveva letto e che, con un complice, l’ha aiutata a mettere in atto il gesto minacciandola: zitta o sarai vittima del malocchio. Ma le carte non avevano previsto che le due donne e l’uomo sarebbero stati identificati e arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Catania.

Tutto si è svolto il 3 febbraio scorso, quando  i Carabinieri della Stazione di Trecastagni (CT) erano intervenuti in via Gattuso, dove una squadra dei Vigili del Fuoco stava domando le fiamme divampate all’interno di una villa.

I militari, effettuando il sopralluogo, avevano appurato che la porta d’ingresso dell’immobile era socchiusa e non presentava alcun segno di effrazione e che si trattava di incendio doloso, dato il forte odore di carburante proveniente dai mobili e da alcune coperte.

Analizzando le immagini estratte dai filmati registrati dai sistemi di video sorveglianza installati all’esterno dell’abitazione, gli investigatori scorgevano distintamente due donne e un uomo intenti nell’azione delittuosa. I tre effettuavano dapprima un sopralluogo ed apponevano su una delle telecamere uno straccio al fine di evitare di essere ripresi.

Una delle due donne apriva la porta d’ingresso della casa con le chiavi in suo possesso introducendosi all’interno assieme agli altri. Dopo pochi minuti, l’uomo usciva fuori per prendere una tanica, presumibilmente dall’auto lasciata fuori dal cancello della proprietà. Successivamente il terzetto usciva dalla villa a passo svelto (prima le due donne e poi l’uomo), ripreso nell’atto di lanciare la tanica all’interno dell’abitazione. Le immagini  mostravano infine le fiamme che divampavano all’interno della casa e il fumo denso fuoriuscire dalle finestre

I Carabinieri rintracciavano il proprietario dell’abitazione (che vive in quella casa con la figlia) e gli mostravano le immagini. A quel punto l’uomo riconosceva senza esitazioni l’ex moglie 58enne, la quale veniva prontamente rintracciata presso un esercizio commerciale di Catania di cui è titolare.

Eseguita una perquisizione all’interno della sua abitazione , i militari rinvenivano e sequestravano gli indumenti indossati dalla donna durante l’azione delittuosa. La signora veniva dunque arrestata; provvedimento poi convalidato dal G.I.P. del Tribunale etneo con provvedimento d’urgenza il successivo 5 febbraio.

Posta di fronte alle proprie responsabilità, l’indagata indicava i recapiti della complice (59 anni),  che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce, non rispondendo ai messaggi ed alle telefonate e rendendosi irreperibile presso il luogo abituale di dimora a Motta Sant’Anastasia (CT).

Collaborando con gli inquirenti, la donna raccontava di essere stata lasciata dal marito lo scorso settembre e che, presa dallo sconforto e dalla disperazione, si era avvicinata ad una signora (la 59enne) che le aveva dato dei consigli (sembra che la stessa sia una sorta di fattucchiera) fino a quando non le aveva fatto maturare l’idea di bruciare la casa dove abitava il marito, in modo da farlo tornare da lei, raccomandandole di mantenere il silenzio qualora fossero state scoperte, al fine di evitare le gravi ripercussioni causate dal “malocchio”. Difatti, quella mattina, con l’aiuto della “maga” e dell’ex marito di quest’ultima, un pluripregiudicato 59enne di Misterbianco (CT) con casa a Capizzi (Messina), avevano compiuto il raid.

A quel punto i carabinieri  hanno iniziato a stringere il cerchio intorno ai due fuggitivi – “indovina” ed ex marito – rintracciati ed arrestati in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa nel frattempo dal G.I.P. del Tribunale etneo su proposta del magistrato della Procura della Repubblica titolare del fascicolo.

Entrambi al momento  si trovano relegati agli arresti domiciliari. Per tutti l’accusa è di concorso in incendio doloso aggravato dal fatto di aver messo in pericolo la pubblica incolumità. I militari, durante la perquisizione in casa della presunta chiaroveggente, hanno rinvenuto e sequestrato i tipici tarocchi utilizzati dalle cartomanti per predire il futuro.

Redazione