Gli estorcono del danaro, lo spogliano, lo fotografano, lo minacciano di pubblicare la sua immagine, compreso l’atto sessuale che ha consumato poco prima con una prostituta loro complice; dopodiché non contenti lo picchiano pure, ma alla fine non la fanno franca perché arrivano i Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo (Catania) e li arrestano. A finire in manette nella flagranza dei reati di estorsione e rapina, sono il 40enne colombiano Alejandro Gaitan ADRADA YESID e la 40enne dominicana Johanny Ledesma HERNANDEZ.

I militari, tramite una chiamata pervenuta al 112 erano stati avvisati dalla vittima d’avere subito una rapina con estorsione ad opera di una prostituta dominicana ed un trans colombiano. Pertanto i militari, giunti sul lungomare di Mascali (Ct), trovavano la vittima, un 30enne, che nei dettagli raccontava la sua avventura

È emerso così che l’uomo, in cerca di emozioni, tramite il sito “Bakeka Incontri”, aveva contattato la HERNANDEZ pattuendo un rapporto sessuale per la somma di 100 euro, consumato in un appartamento di via Spiaggia messo a disposizione dalla meretrice. All’uomo sembrava che la giornata fosse cominciata nel migliore dei modi ma, inaspettatamente, alla fine dell’incontro amoroso, riceveva la telefonata da parte di una persona che “pretendeva” la somma di 100 euro pena la pubblicazione della sua foto sul medesimo sito d’incontri.

Per il poveretto, passare dalle stelle alle stalle, è stato un attimo e, terrorizzato per il clamore e le conseguenze negative che ciò gli avrebbe provocato, aveva accettato di sottostare alla pretesa ritornando così nell’appartamento dove poco prima aveva consumato l’atto amoroso.

Stavolta però, oltre alla lucciola, trovava l’amico di quest’ultima, un transgender, con il quale intavolava una contrattazione alle fine della quale, a fronte dell’iniziale richiesta, consegnava i 30 euro che gli erano rimasti in tasca ma … non era finita lì!

Il malcapitato veniva così colpito con schiaffi e pugni dai due complici che lo denudavano filmandolo con il cellulare e rubandogli anche le chiavi dell’autovettura. La richiesta d’aiuto, consentiva ai carabinieri di intervenire, fare irruzione nell’appartamento, porre in stato di arresto i correi e recuperare il denaro estorto.

Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere catanese di Piazza Lanza, in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Redazione