“È inaccettabile che le società partecipate del Comune di Catania vengano gestite come merce di scambio politico per la nomina dei consigli d’amministrazione e in troppi casi, come naturale conseguenza, siano messe a disposizione di qualche politico o potentato economico per l’elargizione di incarichi e consulenze. Logiche tragicamente trasversali ai partiti che hanno governato la città”.

Il movimento Catania Bene Comune (Cbc) denuncia la prassi che caratterizza le società partecipate che operano nel capoluogo etneo per una serie di anomalie evidenziate di recente dai giornali Sudpress e Meridionews, i quali “hanno acceso i riflettori sulle consulenze e gli incarichi che le società pubbliche SAC e Sidra conferiscono, senza procedure di selezione a evidenza pubblica, a persone legate ai vertici delle società”.

“Incarichi che – dice Cbc – rischiano di trasformare in stipendifici e fabbriche di clientele, le società volte invece a erogare servizi di qualità ai cittadini”. Fenomeni che, secondo il movimento, “non sono circoscritti solo a SAC e Sidra ma riguardano, come si è appreso da numerose inchieste giornalistiche, tutte le società partecipate del Comune di Catania e si estendono ad aziende ospedaliere ed altri enti pubblici”.

“Per tale ragione – recita il comunicato stampa – Catania Bene Comune lo scorso 12 febbraio ha inviato a tutte le società partecipate del Comune istanza di accesso generalizzato per avere il prospetto di tutti gli incarichi di consulenza e collaborazione, i costi degli incarichi e le modalità di selezione dei consulenti. Le società partecipate – si sottolinea – sono tra le più grandi ricchezze per il nostro territorio, un bene comune da difendere e valorizzare”.

“Catania Bene Comune – seguita la nota – chiede l’immediato intervento dell’amministrazione comunale, che ha l’obbligo di effettuare il controllo analogo sulle partecipate, al fine di costituire , come tra l’altro già annunciato, una struttura pubblica che possa svolgere, con funzionari pubblici assunti per concorso, tutte le mansioni oggi affidate dalle partecipate a consulenti e legali esterni”.

“Chiediamo – incalza il movimento – , nella fase di transizione, la sospensione immediata di ogni consulenza e la realizzazione di un albo pubblico trasparente dove i professionisti possano iscriversi e assumere gli incarichi a turnazione”.

“Le notizie riportate dagli organi di stampa – si legge nel documento – , a nostro avviso obbligano il consiglio d’amministrazione di Sidra alle immediate dimissioni”.

“Per quanto concerne SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Catania – prosegue il comunicato – , possedendo il Comune di Catania e la Città Metropolitana di Catania consistenti quote azionarie, alla luce delle notizie riportate dagli organi di stampa circa consulenze e incarichi, chiediamo al Sindaco di procedere immediatamente presso l’assemblea dei soci alla richiesta di rimozione dell’attuale Consiglio d’amministrazione”.

“Le società pubbliche – conclude Cbc – sono dei cittadini, nessuno può permettersi di utilizzarle come cosa privata o come strumento per l’accrescimento del consenso politico. L’amministrazione comunale si assuma subito le proprie responsabilità ed esca dal silenzio”.

Nella foto: l’aeroporto Fontanarossa di Catania gestito dalla Sac

Redazione