Un storia triste avvenuta a Catania, in una delle piazze di spaccio più importanti della città. Un bambino di 4 anni trovato dai carabinieri con una busta di droga in mano, per aiutare la madre e un’amica di questa – ritenute le spacciatrici di diversi chili di marijuana e hascish – a disfarsene. E altri due bimbi di 2 e 3 anni che hanno assistito alla scena dell’irruzione dei militari dell’Arma e della relativa perquisizione in quell’abitazione dotata di ricetrasmittente e considerata un punto di riferimento dell’organizzazione. Una storia quotidiana quella che si è verificata in via Capo Passero, dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato nella flagranza di reato le catanesi Rosaria VENTALORO di 38 anni, e Lucrezia CATALANO di 24, ritenute responsabili di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il Nucleo Radiomobile ha fissato i propri obiettivi nell’ambito di un piano di controllo per la  prevenzione dei reati, con particolare riferimento a quei quartieri cittadini che sono notoriamente considerati ad alto rischio. In tale quadro la via Capo Passero rappresenta un caso emblematico, purtroppo tristemente famosa per essere una delle piazze di spaccio più attive nell’universo criminale catanese.

A tal fine, i militari di pattuglia nel transitare in quella strada hanno notato un uomo che, vedendo la gazzella, si è introdotto repentinamente all’interno di uno stabile.

I militari, scesi dall’auto, hanno velocemente guadagnato le scale trovandosi su un pianerottolo faccia a faccia con una donna che, dopo lo stupore per l’inaspettato incontro, si è chiusa immediatamente in casa. A quel punto i carabinieri, con il supporto di altre pattuglie che si posizionavano sul retro dello stabile, hanno notato una donna che dalla finestra del terzo piano lanciava in strada due buste di plastica nera: ognuna contenente mezzo chilo di marijuana.

Gli occupanti dell’appartamento poi, nonostante i ripetuti inviti ad aprire la porta, non davano alcuna risposta obbligando i militari ad irrompere all’interno dell’abitazione dove trovavano tre bambini di 2, 3 e 4 anni: quest’ultimo, come le due donne arrestate, con una busta di droga nelle mani.

La perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione consentiva di comprendere come la stessa costituisse una centrale di smistamento della droga, poi venduta al minuto dai pusher della zona.

Sono stati infatti rinvenute, nascoste nell’armadio della camera da letto ed in quello della stanza dei bambini, diverse buste di plastica contenenti altra marijuana per un peso complessivo di 4 chili e mezzo,  4 panetti integri di hashish e 3 tranci delle medesima sostanza per un totale di circa 3 chili, una ricetrasmittente utilizzata per le comunicazioni con gli spacciatori, nonché una grande quantità di bustine di plastica auto sigillanti ed altro materiale per il confezionamento delle dosi per la successiva vendita al minuto.

Le due donne, assolte le formalità di rito, sono state associate al carcere catanese di Piazza Lanza, mentre i bambini, come disposto dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Catania, sono stati affidati ai nonni.

Redazione