“Undici anni fa il Consiglio comunale di Belpasso (Ct) adotta un regolamento per stabilire delle agevolazioni tributarie per gli imprenditori e commercianti belpassesi che si sono rifiutati di pagare ‘pizzo’ e usura: questo regolamento è rimasto solo lettera morta per tutto questo tempo”. E’ la denuncia del M5S contro l’Amministrazione comunale della cittadina etnea che, a parere dei pentastellati, dicono “sì sì faremo”, ma alla fine, su argomenti  come l’antimafia, non mantengono quanto promettono. 

“Nel 2018 – prosegue il documento – ,quando il m5s Belpasso si è candidato con Anna Valenti al governo della città, ha inserito il punto della APPLICAZIONE del regolamento vigente”, un regolamento, a parere dei 5S, “stranamente dimenticato dai vari Caputo, Papale e Motta” (i sindaci che si sono succeduti negli ultimi decenni, ndr.).

“A novembre 2018 – seguita il comunicato -, seguendo il programma elettorale, abbiamo presentato una interpellanza in Consiglio per fare applicare questo regolamento, ma innanzitutto per farlo pubblicare sul sito del comune, che contro la legge… non aveva (non ha) neppure pubblicato il testo del regolamento”.

“Il sindaco – si legge nel comunicato – nel novembre 2018 disse sì a tutte le nostre proposte. Addirittura dopo l’emendamento presentato dal M5S di Belpasso (relativo all’assestamento di bilancio, cosa mai fatta dall’opposizione), tutto il Consiglio approvò una misura di 1000 euro per la pubblicizzazione del Regolamento tra gli  operatori economici belpassesi”.

“Di tutto ciò (promesse del sindaco e spesa dei mille euro), non si è avuto NULLA”, dicono i 5S. “Nel maggio 2019, il Movimento 5 Stelle presentò in Consiglio una interrogazione per chiedere il motivo per il quale l’Amministrazione comunale non aveva ritenuto di portare avanti le misure antimafia decise in precedenza”

“Risposta del sindaco – spiegano i 5S – : ok, faremo. Risposta concreta: non hanno fatto NULLA”.

“Il m5s Belpasso – recita la nota – ha denunciato tutto ciò in più occasioni, fino a quando lo scorso 4 febbraio, utilizzando un disposizione dello statuto del comune di Belpasso, ha presentato una richiesta urgente di trattare il punto, richiesta fatta insieme agli altri consiglieri di opposizione, con la quale il presidente del Consiglio comunale Gaetano Campisi è obbligato a convocare il consiglio entro 7 o 20 giorni per affrontare il tema in questione”.

“Giovedì 27 febbraio alle 19,30 si svolgerà il Consiglio comunale”, chiosa il movimento. “È la prima volta a Belpasso – conclude – che accade che il consiglio comunale venga convocato dall’opposizione. Mai accaduto prima!. I commercianti e gli operatori economici, sono invitati a partecipare”.

Nella foto: il municipio di Belpasso

Barbara Contrafatto