“La democrazia partecipata a Belpasso non funziona, è una certezza: 11mila 392 Euro da restituire alla Regione. In Consiglio comunale chiederemo chiarimenti. Lo strumento approntato e fatto approvare dal Movimento 5 Stelle al Parlamento regionale sei anni fa serve a finanziare i progetti provenienti dal basso, cioè da cittadini e associazioni. A Belpasso, non è una novità che la gestione di questo istituto si inceppi spesso”.
E’ l’attacco del M5S di Belpasso (Ct) che incalza l’Amministrazione comunale sulla legge relativa alla Democrazia partecipata. “Non si può rimanere silenti – dicono i 5S – , bisogna informare correttamente la cittadinanza che il comune di Belpasso è stato sanzionato per la mancata destinazione del 2 per cento del totale dei trasferimenti regionali spettanti al Comune in forma di democrazia partecipata per l’anno 2017, o per la mancata attestazione da parte degli uffici comunali sul loro utilizzo”.
“Non è chiaro cosa sia successo a Belpasso – prosegue la nota – , ma rimane il fatto che, anche in passato, per ben due volte abbiamo dovuto richiamare il Sindaco per non aver rispettato i termini e le modalità di pubblicazione del relativo bando, secondo quanto previsto dal regolamento comunale”.
“In entrambi i casi infatti – scrivono i 5S – l’amministrazione comunale ha dovuto prorogarne la scadenza. La legge regionale n.5/2014 obbliga i comuni a spendere il 2 per cento delle somme trasferite loro dalla Regione, con forme che coinvolgono la cittadinanza”.
“Recentemente – incalza il movimento – abbiamo contribuito a modificare il regolamento comunale sulla democrazia partecipata, facendo in modo che ad approvare i progetti da finanziare non siano più i politici locali, come accadeva fino al 2018, ma gli stessi cittadini attraverso una vera e propria espressione di una preferenza”.
“L’Amministrazione comunale – prosegue la nota – ha dimostrato la sua inefficienza, ma non è tutto: potrebbe aver procurato alla cittadinanza un danno perché le somme non investite dovranno essere restituite alla Regione. Al prossimo consiglio comunale ci aspettiamo che il sindaco dia una risposta a noi, ma soprattutto alla Regione, perché potrebbe essere ancora possibile evitare la sanzione”.
Redazione
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