Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del consiglio comunale di Mezzojuso (Palermo), e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria. Il sindaco Salvatore Giardina e la sua giunta decadono. Il comune è salito alla ribalta nazionale nel 2017 per la vicenda delle sorelle Irene, Ina e Anna Napoli che hanno denunciato più volte danneggiamenti e intimidazioni di stampo mafioso.
Giardina dice: “Ho appreso, dagli organi di stampa, della decisione del Consiglio dei Ministri di scioglimento del comune di Mezzojuso per il concreto rischio di infiltrazioni mafiose. Mi riservo di conoscere i contenuti della relazione e le motivazioni che hanno portato a una tale decisione e valutare successivamente il da farsi. Voglio rassicurare i cittadini di Mezzojuso perché restino fiduciosi nelle Istituzioni, sicuro che il nostro ordinamento legislativo garantisce strumenti e rimedi adeguati a far valere le nostre ragioni nelle sedi opportune”.
“Siamo soddisfatte della decisione del Consiglio dei ministri che costituisce un ulteriore riscontro su quanto noi abbiamo già denunciato e quanto noi abbiamo subito e che continuiamo ancora a subire”, dice Irene Napoli, che con le sorelle Ina e Anna, in questi anni ha denunciato intimidazioni e atti vandalici denunciando che la mafia vorrebbe accaparrarsi le loro terre.
Nella foto: le sorelle Napoli
Ansa
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