Le spaccate dei quartieri S. Antonio e Matrice hanno aperto, ieri sera,  le lunghe e fredde notti dei “Carri di Santa Lucia” a Belpasso con una serata di grande spettacolo, che è stata preceduta dall’inaugurazione da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Daniele Motta, della restaurata via del Fercolo, antistante il prospetto sud della chiesa Madre.

Il carro del quartiere di Sant’Antonio “spaccato” ieri sera. Sopra: il carro del quartiere Matrice

Il tema del quartiere Sant’Antonio è stato la ricostruzione della città dopo l’eruzione del 1669, attraverso il racconto di vite di donne e uomini caparbi e volenterosi, persone di cultura e profonda fede che hanno nutrito la speranza nella resurrezione da cui hanno trovato la forza della ricostruzione. Il quartiere Matrice, invece, ha reso omaggio al genio di Leonardo Da Vinci e alla creazione delle macchine sceniche da cui traggono origine i Carri di Santa Lucia.

Lo spettacolo dei carri proseguirà nel triangolo compreso fra la via Roma, piazza Duomo e piazza Umberto, stasera, con i carri dei quartieri Purgatorio, San Rocco e Borrello.

Nel pomeriggio di oggi si entrerà anche nel vivo dei momenti religiosi con la processione delle reliquie che dalla chiesa di Sant’Antonio arriverà in chiesa Madre per l’offerta della cera da parte delle istituzioni civili e delle associazioni. Nel corso della mattina di oggi invece il tradizionale omaggio ai caduti e l’omaggio floreale dei Vigili del fuoco. Atteso per domani l’abbraccio con la storica immagine di Santa Lucia, simulacro proveniente dall’antica Malpasso e con diverse reliquie custodite nell’argenteo scrigno.

All’alba del 13 dicembre si arriverà dopo la lunga notte scandita ogni quarto d’ora dai colpi a cannone sparati nelle contrade periferiche e dai rintocchi del campanone di Santa Lucia, una delle più grandi campane d’Italia, custodita nella torre campanaria della Chiesa Madre, visitabile in questi giorni. Tale usanza viene tramandata ancora ai giorni nostri e serviva anticamente per indicare nel buio, il cammino ai tanti pellegrini che ogni anno giungevano e giungono a Belpasso da diverse parti della provincia etnea e della Sicilia.

«Il folclore purificato dalle esteriorità come anima di un popolo». In questo, come ha sottolineato più volte il parroco della Chiesa Madre, Mons. Giovanni Lanzafame, si traducono «le spaccate dei Carri di Santa Lucia» che, con la loro «funzione catechetica», da stasera a Belpasso condurranno al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia.  

Redazione

 

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