“La banca di Sigfrido Ranucci ha informato il conduttore di Report che il suo account bancario è stato violato da un hacker operante in un Paese dell’Est europeo”. Lo scrivono in una nota Fnsi e Usigrai. “L’attività di spionaggio sarebbe stata finalizzata ad acquisire dati personali relativi all’identità, alla residenza, ai familiari. Tra i dati violati anche quelli aziendali, in particolare mail e cellulare”.

“Elementi preoccupanti – sottolineano – che appaiono ancora più inquietanti se collegati alle polemiche e alle minacce ricevute dalla redazione di Report, dopo le documentate inchieste relative proprio alle fabbriche dell’odio e alle multinazionali delle fake news che, non casualmente, hanno la loro sede anche nei Paesi dell’Est. Siamo certi che gli apparati di sicurezza individueranno mandanti ed esecutori e li segnaleranno alle autorità competenti, chiunque essi siano e ovunque operino”. Fnsi ed Usigrai “condivideranno e sosterranno tutte le iniziative che Sigfrido Ranucci e la redazione di Report decideranno di promuovere in tutte le sedi, compresa quella giudiziaria”.

“Sono in corso degli approfondimenti e siamo in contatto con la polizia postale. Prenderemo contatti anche con Unicredit – dice all’Adnkronos il Responsabile Security della Rai – Ci siamo attivati per capire cosa sia accaduto e dare supporto a Sigfrido Ranucci”.

A quanto apprende l’Adnkronos la violazione dell’account bancario di Sigfrido Ranucci riguarderebbe anche i profili delle utenze aziendali, numeri di telefono, mail e indirizzo di casa. Tutte informazioni presenti dal 2015 nell’archivio della banca dove quattro anni fa il giornalista ha aperto un conto. Non ci sarebbe stata nessuna sottrazione di denaro, ma si sarebbe trattato di un’operazione finalizzata solo a prendere informazioni su di lui. Un’operazione che non si riferirebbe al data breach di cui la banca in questione aveva dato notizia tempo fa.

La Rai, in queste ore, starebbe verificando se ci sono rischi per l’Azienda, considerato che esistono spyware che possono penetrare attraverso un indirizzo mail o un cellulare nell’intranet di un’azienda. Non solo: essendo Ranucci il responsabile della trasmissione è contestualmente anche il terminale di tutte le informazioni più sensibili. Sulla sua mail, spiegano le fonti, viaggiano file audiovisivi, copioni, inchieste che sono in preparazione, che stanno per andare in onda, documenti legali, testi sensibili. Tutte informazioni, inclusi i numeri telefonici delle fonti e ogni altro numero, che, sottolineano, potrebbero rendere più vulnerabile un’inchiesta giornalistica. Insomma, come sottolineano fonti accreditate, ora l’operatività di ‘Report’ potrebbe essere più fragile.

Nella foto: il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci

Adnkronos