Durissima “lettera aperta” del Comitato No Marine Resort di San Vito lo Capo (che si oppone alla mega cementificazione della spiaggia e del porto) contro il sindaco del centro turistico, Giuseppe Peraino, a proposito del progetto presentato dalla società trapanese Marina bay, decisa a portare avanti l’opera, malgrado l’opposizione di migliaia di abitanti. I componenti del Comitato, attraverso un comunicato (l’uso delle lettere maiuscole nello stesso sono riproposte fedelmente per far comprendere lo scontro attualmente in atto) accusano Peraino di scarsa trasparenza, di evitare il dialogo con i cittadini, che però – secondo quanto denuncia – prosegue spedito e “silenzioso” con i rappresentanti della società.

Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito lo Capo (Trapani). Sopra: il tratto di spiaggia che si intende cementificare

“Cari amici, lettori, amanti di San Vito lo Capo, sostenitori del Comitato No Marine Resort, queste ultime settimane sono segnate da un ingombrante silenzio: le nostre domande (tutte ufficiali), infatti, non hanno ottenuto risposta. Nel frattempo, però, i nostri amministratori hanno trovato il tempo di incontrare i rappresentanti della Marina Bay s.r.l.”

Questo l’incipit della missiva redatta quest’oggi dal Comitato e diffusa agli organi di informazione. Questi i fatti, secondo il gruppo di cittadini: “La trasparenza è il momento fondamentale del nostro itinerario, volto alla tutela ambientale e dell’identità socio-economica di San Vito Lo Capo. Purtroppo, però, ci stiamo scontrando con un interlocutore ermetico”.
“Per questo, oggi – si legge  – dopo aver atteso invano un qualsiasi segnale di inclusione vogliamo manifestarvi tutto il nostro sgomento”.
“Da quasi due anni – seguita No Marine Resort – la cittadinanza è appesa a un filo. Un filo che per alcuni corrisponde ad uno stato di profonda incertezza sul futuro del proprio paese, del territorio, dei propri beni, della qualità propria vita. Oggi, il focus del dibattito sul “Marina Bay White Sand” ha ad oggetto una nuova versione del progetto originario. Ma parliamo sempre del MEDESIMO progetto, che si innesta nel MEDESIMO procedimento amministrativo, e questo concetto deve essere chiaro: il progetto esiste ancora”.

Il Comitato si riferisce al fatto che, malgrado il no unanime del passato Consiglio comunale (sindaco Matteo Rizzo) e le oltre 2mila firme raccolte contro il resort, il progetto sembra adesso rientrare dalla finestra con il nuovo primo cittadino Giuseppe Peraino.
“E ci ritroveremo, nostro malgrado – seguita la nota – a doverlo valutare una volta che esso verrà reso pubblico. L’interrogativo al quale non siamo in grado di rispondere è: sulla base di quali consigli, direttive, idee, ammesso che ve ne siano, questo ‘masterplan progettuale’ verrà proposto?”.

E poi una stoccata: “Questo interrogativo nasce dalla assoluta mancanza di informazioni certe in merito al procedimento amministrativo; mancanza dovuta alla nostra difficoltà nel reperirle”.

Quindi il Comitato fa una breve cronistoria delle ultime vicende che hanno avuto Peraino come protagonista: “Il 6 Settembre 2019, abbiamo presentato una ‘istanza di accesso civico generalizzato’, cioè una richiesta: 1) di accesso ai dati e documenti concernenti il procedimento promosso dalla Marina Bay s.r.l.; 2) alle interlocuzioni intercorse tra la società e l’Amministrazione comunale in vista della conferenza di servizi prevista per il 14 agosto 2019 e poi sospesa; 3) ma, soprattutto, agli atti (pareri, studi, relazioni, progetti) di professionisti incaricati dall’amministrazione, anche negli anni precedenti, e relativi all’area portuale”.
“La nostra necessità – si legge ancora – è quella entrare in possesso di materiale riguardante l’area portale per creare una utilissima base di studio per i professionisti che ci assistono”.

Matteo Rizzo, ex sindaco di San Vito lo Capo

“Tale nostra istanza – denunciano gli scriventi – è stata NEGATA dal Comune, il quale ha acconsentito esclusivamente alla VISIONE presso gli uffici comunali delle note interlocutorie intercorse tra società e amministrazione. Ciò sebbene la nostra richiesta riguardasse TUTTI GLI ATTI ED I DOCUMENTI PRODOTTI DALLA MARINA BAY S.R.L., e non soltanto le note”.
“La richiesta di accesso agli studi attinenti il porto – si legge – è stata del tutto IGNORATA non avendo ottenuto, nello specifico, risposta”.
“Nel vederci NEGATO l’esercizio di un DIRITTO – denuncia ancora No Marine Resort – il 28 ottobre 2019 abbiamo presentato una ‘Istanza di
riesame’ indirizzata, questa volta, al Segretario Comunale, Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune di San Vito Lo Capo. L’istanza di riesame riguarda i medesimi documenti richiesti con la precedente istanza”.

“Ad oggi – seguita il Comitato – sono scaduti i termini ma NON ABBIAMO OTTENUTO ALCUNA RISPOSTA da parte del Comune. In questo momento, i nostri legali si sono attivati per valutare il da farsi. Nel frattempo, la necessità di reperire informazioni certe è ulteriormente motivata dal fatto che i rappresentanti della Marina Bay incontrano la nostra amministrazione”.
“IL 7 NOVEMBRE, INFATTI, – si legge – L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI È INCONTRATA CON I RAPPRESENTANTI DELLA MARINA BAY S.R.L. PRESSO LA CASA COMUNALE DI SAN VITO LO CAPO. (NOI LO ABBIAMO SCOPERTO PER CASO). Abbiamo atteso per 20 giorni che l’Amministrazione rendesse pubblico tale incontro, attraverso i social oppure ufficialmente. Ma l’attesa si è rivelata infruttuosa e la cittadinanza sembra restare, ancora una volta, esclusa”.

La manifestazione organizzata da Legambiente contro il mega progetto di cementificazione della spiaggia, alla quale ha partecipato anche l’attuale sindaco Peraino

“Eppure – proseguono i denuncianti – grazie al sostegno della legge, possiamo pronunciare con forza i seguenti principi: 1. Chiunque ha diritto di accedere a documenti, informazioni e dati che l’amministrazione ha l’obbligo di di pubblicare; 2. Chiunque ha diritto di accedere ai dati ed ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni e ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione; 3. l’istanza di accesso civico non richiede neppure una motivazione”.
“E SULLA BASE DI QUESTI PRINCIPI DI TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE CITTADINA CHIEDIAMO PUBBLICAMENTE: PERCHE’ CI E’ STATO NEGATO L’ESERCIZIO DI UN DIRITTO QUALE È L’ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI DA NOI RICHIESTI?”.

“Noi rappresentiamo un cospicuo numero di cittadini – si dice ancora nel documento – : operatori, professionisti, titolari di interessi diffusi nella collettività cittadina profondamente preoccupata delle ricadute ambientali, sociali ed economiche che l’iniziativa della Marina Bay s.r.l. potrebbe avere nel contesto locale. E come tali pretendiamo CHIAREZZA circa lo stato del procedimento, circa la posizione dei nostri amministratori, circa i PARERI DEI LEGALI all’uopo nominati dal nostro Comune, ma soprattutto circa le modalità con cui l’ente pubblico sta approcciando all’eventuale dialogo con la Marina Bay. Un dialogo, quello sul nostro futuro, sino ad oggi taciuto!”

Luciano Mirone