A Zafferana Etnea, cittadina con alle spalle il vulcano attivo più alto d’Europa e di fronte l’azzurro intenso del mare in cui lo sguardo spazia da Siracusa a Taormina fino alle coste calabresi, c’è un periodo dell’anno, quando l’estate lascia il posto all’autunno, in cui aumenta la vivacità e l’operosità della sua gente. E’ un fermento di idee e progetti: si istallano insegne luminose, si alzano saracinesche, si abbelliscono vetrine, si montano stand, si elabora un piano di viabilità. Ci si prepara ad accogliere al meglio le migliaia di visitatori che, provenienti da tutta la Sicilia e da varie parti d’Italia, ma anche dall’estero, non vorranno mancare agli appuntamenti domenicali con l’Ottobrata: la più grande mostra mercato dei prodotti tipici dell’Etna che si accompagna ad una vetrina dell’artigianato locale e ad una vasta area gastronomica.

I prodotti tipici esposti a Zafferana Etnea nei giorni dellì’Ottobrata

Organizzare l’Ottobrata, che da quest’anno è stata catalogata dalla Regione Siciliana tra i più grandi eventi dell’Isola, non è cosa da poco. Ci si lavora molti mesi prima. E’ un lavoro impegnativo che viene svolto dal Comune e da un Comitato Organizzatore, nominato dall’amministrazione comunale, che per questa 41^ edizione ha una veste tutta  rinnovata.

Presidente del Comitato Organizzatore è da poco tempo Giovanni Grasso, una lunga esperienza nell’amministrazione dello Stato, all’interno della quale ha rivestito compiti di responsabilità dedicandosi al lavoro con impegno, passione e sacrificio.

Presidente, quali sono le novità di questa edizione?

“Sono essenzialmente tre. La prima novità è che quest’anno il circuito dell’Ottobrata è stato ridimensionato per motivi di sicurezza. Il percorso lungo la via Roma inizia in corrispondenza con la piazza della Regione e finisce con l’intersezione con la Via Garibaldi. Non più quel percorso che si snodava lungo tutta la via Roma dall’inizio alla fine. Ciò ha comportato una riduzione del numero degli espositori. Gli stand sono circa una quarantina e sono stati anche assegnati una trentina di spazi espositivi. Il ridimensionamento ci ha consentito di fare una cernita e di poter scegliere quegli operatori e quei commercianti che hanno proposto merce di un certo pregio. Il tutto orientato ad assicurare una maggiore qualità”.

La seconda?

“Quella di aver affidato la gestione dell’area gastronomica, ubicata nell’ex campo sportivo di Via Rocca d’Api,  ad una società di livello, la “Expo”, che ha chiamato nella conduzione un’altra società prestigiosa, la “Valentino Catering”, riuscendo a coniugare i sapori di una volta con le prelibatezze di oggi. Abbiamo concentrato i nostri sforzi orientando il nostro operato al perseguimento di una migliore qualità e riteniamo che l’aver scelto una grande azienda, di provata esperienza, ci abbia garantito quegli standard qualitativi che noi richiedevamo. Ad esempio non è di poco conto anche l’attenzione che viene dedicata all’ambiente attraverso l’uso di stoviglie e posate biodegradali ”.

La terza?

“Un’ulteriore novità è quella di aver organizzato un servizio di vigilantes che a partire dalle 4,00 del mattino di ogni domenica vigilerà che nel circuito della manifestazione non  piazzino i loro banchetti  degli abusivi. Inoltre tutti gli standisti e gli espositori hanno pagato il corrispettivo dello stand o dello spazio espositivo versando le somme con bonifico su un conto corrente dedicato, in modo da assicurare pagamenti tracciabili. Il tutto sull’ottica di una maggiore trasparenza”.

Un momento dell’Ottobrata di Zafferana Etnea

Un bilancio di queste prime due domeniche.

“Sicuramente più che positivo. Addirittura, già  a partire dalla prima domenica, che tradizionalmente è sempre risultata la meno affollata, si è registrata un’affluenza di pubblico che è andata al di là di ogni aspettativa al punto che, a detta di molti, è stata di gran lunga superiore rispetto alle altre prime domeniche dell’ottobrata degli anni passati. Quasi tutti i commercianti hanno avuto un riscontro positivo, anche perché,  avendo diminuito il numero di espositori e standisti, gli operatori presenti hanno visto aumentare le loro vendite e i loro incassi. Il comitato inoltre sta continuando ad interagire con i commercianti che partecipano all’Ottobrata e già dopo la prima domenica si è adoperato ed impegnato per dare maggiore visibilità a quegli operatori che sono stati penalizzati per la loro posizione, magari più marginale, sul circuito”.

Essere stato chiamato a presiedere il Comitato dell’Ottobrata cosa significa per lei?

“Mi sono dovuto caricare di una serie di responsabilità inimmaginabili in quanto ho dovuto occuparmi di una serie di argomenti e problematiche in vari settori di cui uno non è proprio competente. Evidentemente accanto a me ha lavorato una squadra composta da varie professionalità che mi ha supportato in tutta l’organizzazione: ingegneri, grafici, commercianti, esperti di marketing. A ricoprire questo compito, per me nuovo, mi ha chiamato il sindaco per applicare i principi di correttezza, trasparenza e legalità. Ritengo che in una manifestazione di punta quale è l’Ottobrata occorre fare le cose per bene. Un plauso voglio rivolgere all’amministrazione che si è impegnata molto per l’organizzazione della manifestazione anche concorrendo economicamente. Pur essendo un’amministrazione giovane, insediatasi solo da pochi mesi, che non ha ancora esperienza nell’organizzazione di grandi eventi quale è l’ottobrata, si è voluta scommettere al fianco del comitato”.

Rosalba Mazza