Somministravano medicinali scaduti agli anziani ricoverati presso una casa famiglia con sede a Trecastagni, commettendo una serie di irregolarità e facendo scattare le sanzioni previste grazie all’intervento dei carabinieri che hanno sequestrato le confezioni di medicinali scaduti e hanno elevato ammende e sanzioni amministrative per un valore complessivo di 23mila 500 euro, col recupero di contributi e premi assicurativi per 3mila 200 euro. Inoltre la titolare della casa famiglia, una 60enne del posto, oltre ad essere stata denunciata all’Autorità giudiziaria, dovrà provvedere a proprie spese al trasferimento dei 4 anziani in una struttura autorizzata poiché per la sede abusiva è stata disposta la sospensione dell’attività.

I carabinieri davanti alla Casa famiglia per anziani. Sopra: i medicinali scaduti somministrati ai ricoverati

 

Ad effettuare l’operazione i militari dell’Arma di Trecastagni, coadiuvati dai colleghi del N.I.L. e del N.A.S. di Catania, nonché da personale dell’A.S.P. del capoluogo etneo, nell’ambito delle attività di monitoraggio e verifica delle strutture finalizzate ad ospitare persone della terza età, hanno che ispezionato un casa famiglia avente due sedi operative.

Diverse le violazioni: una delle sedi era stata avviata senza la prevista autorizzazione comunale;   presenza di 2 lavoratori “in nero” e 4 irregolari con contratto difforme alle effettive mansioni svolte in entrambe le sedi; omessa comunicazione telematica all’Autorità di P.S. dei 13 anziani alloggiati,  di cui 4 ospitati nella struttura abusiva; omessa elaborazione del documento di valutazione dei rischi, in entrambe le strutture; omessa nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione nonché del medico competente per la sorveglianza sanitaria, in entrambe le strutture; mancanza dei requisiti organizzativi e funzionali non rispettosi della circolare n.2 datata 17 febbraio 2003 dell’assessorato regionale agli enti locali, nella struttura di corso Sicilia.

 

Redazione