Milioni di bollicine danzano negli abissi marini e volteggiano nell’acqua fino ad emergere e a vanificarsi in superficie.

Ti inabissi, senti scorrere le correnti calde e fredde dello Jonio e del Tirreno  che a un certo punto si intrecciano e diventano un tutt’uno. Riemergi e ti inabissi ancora una volta: da quaggiù tutto è diverso, la vita, le persone, le miserie umane.

Ti avvicini alla spiaggia.Una voce si sprigiona dalla radio: la foresta amazzonica in fiamme, vietato l’accesso in un porto italiano a un’altra nave carica di migranti, l’ennesimo uragano sta devastando la Florida.  Provi un immenso dolore. Poi Salvini sfiducia Conte, il M5S fa il nuovo governo col Pd, la Gran Bretagna sull’orlo di una crisi di nervi. Ti stendi sulla sabbia e hai solo voglia di farti accarezzare dal sole, perché in fondo anche tu hai bisogno di rimarginare certe ferite

Ne avevi bisogno, ne aveva bisogno questo giornale, per dodici mesi in apnea, circondato da milioni di fatti che nascono e si vanificano nel giro di un niente, come le bollicine che danzano nel blu di quest’isola bellissima e drammatica in mezzo al Mediterraneo.

Dodici mesi intensi e vivi in cui L’Informazione – malgrado i tentativi di ostracismo perfino nelle partite fra vecchie glorie – ha cercato di occuparsi di moltissime cose di cui si è perso pure il conto, organizzando pure tanto, dagli eventi letterari alle passeggiate ai convegni allestiti con altre associazioni per salvare i polmoni verdi dalla speculazione edilizia.

A un certo punto abbiamo deciso di staccare la spina per una quindicina di giorni. Scusate se non ve lo abbiamo detto: la decisione è stata repentina e non c’è stato il tempo di fare avvisi. Lo faremo la prossima volta. Intanto riemergiamo dall’acqua e prendiamo aria: ci servirà per affrontare il futuro con nuove sfide e nuove iniziative. Quest’estate non è stata come le altre. Aspettiamo con trepidazione le nuove stagioni.

 

L’Informazione