Si attendono oltre 100 mila visitatori per la 30^ adizione dell’Expo del pistacchio di Bronte. I visitatori che per 2 week end (27-29 settembre e 4-6 ottobre) si recheranno nella cittadina etnea per rendere omaggio all’ “Oro verde Dop” troveranno una cittadina sicura e cibi somministrati nel rispetto delle regole imposte dall’Asp.
A stabilire le linee guida della prossima edizione dell’Expo, il vertice convocato dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna, con le Forze dell’Ordine, l’Anas e gli ispettori dell’Asp. Alla riunione hanno partecipato gli assessori Cristina Castiglione, Giuseppe Di Mulo ed Ernesto Di Francesco ed il presidente del Consiglio comunale Nino Galati. Con loro il dott. Felice Belfiore del Servizio veterinario ed i dottori Nicolò Accurso ed Andrea Santangelo del Servizio di Igiene pubblica. Presenti anche i geometri dell’Anas Gaetano Trovato e Marco Russo, oltre all’ing. Salvatore Caudullo, al dott. Nino Minio ed a Patrizia Orefice del Comune di Bronte.
“L’Expo del pistacchio – afferma il sindaco – è famoso per esporre il prodotto più buono al mondo. Lo scorso anno abbiamo registrato un record di presenze e quest’anno, in occasione della 30’ edizione, le attese sono tante. Per questo l’organizzazione deve essere impeccabile”.
E’ stato deciso di seguire il modello organizzativo dettato dal Ministero dell’Interno per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. Un modello che prevede l’istituzione di vari varchi di accesso controllati alla zona frequentata dal pubblico, con l’Ufficio tecnico del Comune che sta redigendo un piano di sicurezza che preveda efficaci vie di fuga. Gli stand, inoltre, dovranno essere dotati di estintore in caso di incendio e dotarsi di tutti i requisiti previsti per la sicurezza. Ma non solo. Particolare attenzione sarà riservata alla tutela della salute pubblica. Sarà vietata la vendita di qualsiasi cibo che non rispetti regole e norme igienico sanitarie. “Tutto questo – conclude il sindaco – per tutelare i visitatori che vengono a trovarci”.
Redazione
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