Una colonna di fumo nero in via Cardinal Capranica, in zona Primavalle a Roma, allo sgombero – annunciato da mesi – dell’ex istituto agrario. Gli occupanti hanno dato fuoco a cassonetti e materassi in segno di protesta. La polizia è poi entrata nell’immobile: sono in 20, al momento, i ‘superstiti’ ancora all’interno. I poliziotti li hanno fatti scendere dal terrazzo e radunati in cortile per segnalarli. Gli altri sono fuori in attesa di soluzioni alternative. In piazza Clemente XI il sit-in di quanti, megafono alla mano, chiedono bloccando il traffico di interrompere il blitz.

Blindati e 120 agenti in tenuta antisommossa hanno aspettato dalle prime ore del mattino per restituire il grande palazzo al municipio, intenzionato a farlo tornare alla vecchia destinazione d’uso: 340 le persone – per lo più stranieri e molti minori – che da 19 anni hanno trasformato questa vecchia scuola in un vero e proprio condominio con appartamenti e un orto per la produzione propria.

Sul caso è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Nessuna tolleranza e nessuno sconto ai violenti che occupano, incendiano e attaccano le Forze dell’Ordine. Lo stabile è pericolante, immigrati e centri sociali che fanno le barricate mettono a rischio l’incolumità di donne e bambini. I cittadini romani e gli italiani meritano legalità. Stiamo recuperando anni di assenza”.

IL PRESIDENTE DI MUNICIPIO – “Il Comune ha davvero bisogno di rientrare in possesso di questo immobile, mettendo in strada 200 persone tra le quali 90 bambini?”. Così Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII municipio in presidio da questa notte insieme agli occupanti. “La situazione di stallo non precede niente di buono – spiega il presidente Ciaccheri -. La vicenda è bloccata dall’approssimazione con cui é stata proposta una sistemazione alternativa agli occupanti e dall’incapacità di metter su un serio tavolo per evitare soluzioni forzose e cruente. Al momento l’assessore Baldassarre è dentro insieme al gabinetto della sindaca, c’è un dispiegamento di forze incredibile ed è preoccupante”.

Lo sgombero è arrivato a sorpresa, all’alba, rispetto alle previsioni più morbide dei mesi scorsi. “Fino a qualche giorno fa questa vicenda era tutta da studiare tra Prefettura, Comune e Regione – aggiunge Ciaccheri – impegnati in direzione di misure alternative per un modello già applicato a via Carlo Felice (l’immobile a San Giovanni tornato al proprietario Banca d’Italia). La situazione é precipitata in queste ore, solo 20 giorni fa la sindaca proponeva una pausa per studiare una soluzione, invece si è rotto un percorso che dura da qualche mese, anche per altre situazioni di occupazioni abitative tra cui quella di via del Caravaggio. Qui si parla di centri accoglienza per le famiglie e dormitori per single”.

Nella foto: gli scontri fra gli abitanti abusivi e la Polizia a Roma

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