“Karaoke, tavolini e ombrelloni sul sagrato del Santuario della Madonna degli Ammalati. Abbiamo assistito a un oltraggio a danno del luogo più sacro della città di Misterbianco”. Lo affermano i consiglieri del gruppo “Guardiamo Avanti”, firmatari di una richiesta di accesso agli atti. L’amministrazione Di Guardo ha autorizzato lo svolgimento di serate musicali davanti l’ingresso della storica chiesa, protetta da secolari pini, che custodisce un affresco scampato all’eruzione del 1669 che seppellì la città.

“Prendiamo atto e condividiamo lo sconcerto di fedeli e cittadini dovuto allo scempio di un luogo di contemplazione e ritiro, di fede e memoria della tragica storica dell’antica Misterbianco – sottolineano i consiglieri Marco Corsaro, Lorenzo Ceglie eRossella Zanghì –  Doveva restare un luogo intimo, dove in tanti vanno per riservare un saluto a Maria e raccogliersi in preghiera, ma è stato invece bistrattato dai gianburrasca della Giunta Di Guardo”.

“Sarebbe bastato prescrivere di spostare tavoli e sedie un po’ più in là, senza occupare il sagrato e violare un patrimonio di inestimabile significato, perché lo spazio vicino la chiesetta non manca – sottolinea il consigliere capogruppo Marco Corsaro – È invece veramente spiacevole la superficialità con cui sindaco e assessori svendono la nostra città, ma forse è troppo chiedere sensibilità a una Giunta che ha dato ampia prova di inadeguatezza e inettitudine”.

“Riteniamo inoltre – precisa ulteriormente il consigliere Lorenzo Ceglie – che sia giusto dare spazio alla buona volontà dei privati. Per noi i dehors vanno bene e diciamo sì alle feste, alle iniziative che animano la città, senza sminuire il lavoro e l’intraprendenza degli imprenditori. Ma queste serate dovrebbero essere guidata da direttive sagge del Comune, a difesa del decoro e del valore storico-religioso del Piano della Madonna degli Ammalati. Per noi è fondamentale che il valore di storia e tradizioni venga tramandato alle nuove generazioni, partendo dal rispetto dei luoghi. Un paese in cui i giovani non si riconoscono nelle tradizioni è destinato a morire, e questo non possiamo permetterlo”.

Nella foto: gli avventori seduti, secondo quanto denunciano i consiglieri comunali di opposizione, sul sagrato del Santuario della Madonna degli Ammalati (immagine fornita dagli autori della protesta)

Redazione