“Giù le mani dalla sanità pubblica. Il governo Musumeci ci dica chiaramente se sta con Miccichè o con i cittadini. Il sospetto è che, con l’alibi di cercare soluzioni ai disservizi del pubblico che ha creato la politica, si voglia dare la sanità in mano al privato”.
Lo dicono i deputati del M5S Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, componenti della commissione Salute dell’Ars, a commento delle recenti dichiarazioni di Miccichè che auspica per la Sicilia il modello Lombardia.
“Le ultime uscite di Miccichè – afferma Francesco Cappello – sono tutte da censurare. Comprendiamo che il clima da campagna elettorale per chi sente franare la terra sotto i propri piedi sia il peggiore dei consiglieri, ci sono però affermazioni che non sono accettabili. Quella sulla sanità rientra sicuramente tra queste. Se qualcuno medita d continuare a smantellare il pubblico per spianare la strada ai privati ha fatto male i conti. Il M5S stelle si opporrà con tutte le forze a un progetto del genere”.
“Musumeci e Razza – affermano i deputati – dicano chiaramente da che parte stanno. Il pretesto di accorciare le liste d’attesa per aprire i cordoni della borsa in favore delle strutture private puzza lontano un miglio. Come non convince il piano di erogare le prestazioni la sera, visto che negli ospedali non c’è nemmeno il personale per farli funzionare decentemente di giorno, e basta fare un giro in corsia o nei pronto soccorso per rendersene conto”.
“Piuttosto – conclude Cappello – Musumeci e Miccichè cerchino di governare meglio il settore. I conti di parecchie aziende ospedaliere continuano a peggiorare, come dimostra il recente decreto assessoriale, che sancisce i loro piani di rientro. E tutto questo mentre i vertici amministrativi e sanitari continuano a rimanere saldamente ai propri posti”.
Nella foto: una struttura ospedaliera in Sicilia
Redazione
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