“Da Mimmo Lucano fino a Jorge Mario Bergoglio, dai media ai palazzi del potere, dalle bandiere rosse ai manganelli o ai divieti delle questure, chi odia l’Italia e gli italiani, chi vuole silenziare il dissenso, troverà la resistenza di Forza Nuova. Chiunque ripeta le litanie di Soros o ne difenda nei fatti gli interessi deve essere contestato”. Così in una nota i militanti del partito di estrema destra che, impegnati nella ‘guerra al fronte immigrazionista’, hanno contestato oggi Papa Francesco paragonandolo al generale Pietro Badoglio “perché simbolo universale del tradimento più vergognoso”.

“La Fede di Roma, il sentimento cattolico di milioni di italiani non può essere usato come il cavallo di Troia di chi vuole che gli italiani non facciano più figli e le nostre donne abortiscano per sostituirci con gli immigrati – prosegue il comunicato -. Il Papa dovrebbe salvaguardare il deposito della Fede, promuovere dottrina e Verità, non incoraggiare l’immigrazione islamica e non né perseguire gli interessi di forze internazionali e globaliste che fanno dello sfruttamento, dell’odio e del terrore le loro armi. Le posizioni politiche contrarie agli interessi nazionali vanno combattute, per costruire muri a difesa della civiltà, non ponti che favoriscano l’invasione dei suoi nemici”. “Oggi è toccato a Jorge Bergoglio, domani toccherà a Mimmo Lucano – concludono ricordando il comizio di domani in piazzale Aldo Moro contro l’ex sindaco di Riace – Poi sarà il turno di media, toghe militanti e politici venduti a Bruxelles. Resistenza alla sostituzione etnica e difesa dei diritti sociali saranno le bandiere che difenderemo senza se e senza ma”.

Su Facebook interviene il vicepremier Luigi Di Maio: “Oggi un gruppetto di provocatori ha offeso Papa Francesco. Leggo che sono di Forza Nuova. Il punto non è chi sono, forza nuova o forza vecchia a me non interessa. Il punto è: come si fa ad attaccare Papa Francesco? Con quale coraggio?”. Di Maio sottolinea che “questo Pontefice sta portando avanti una rivoluzione culturale e sociale incredibile, restituendo speranza non solo all’Italia, ma al mondo intero. Un Pontefice che parla alla gente, che si misura con le loro difficoltà. Che chiede, con sincerità e trasparenza, di rimettere la persona al centro”.

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