“Gli uffici urbanistica del Comune di Catania hanno dato parere favorevole alla proposta di variante al piano regolatore che porterà alla cementificazione di una grandissima area verde tra la circonvallazione e Ognina, a ridosso degli Istituti scolastici Galilei e Marconi”.

Ne dà notizia il movimento Catania Bene Comune-La Sinistra con un comunicato stampa che riportiamo:

“Un progetto proposto dal colosso delle costruzioni COGIP, di Costanzo e Bosco Lo Giudice. È prevista la cementificazione di un’area di oltre novantamila metri quadri, destinata a verde dal vecchio piano regolatore, dove ora si trova un grande uliveto, una costruzione rurale e terrazzamenti in pietra lavica funzionali all’agricoltura. È prevista nella variante la realizzazione di decine di villette bifamiliari e monofamiliari, una palazzina residenziale, due spazi commerciali, un centro direzionale a funzione di uffici, un parcheggio scambiatore multipiano.

La variante COGIP rappresenta una speculazione edilizia inaccettabile per un territorio già fortemente urbanizzato e cementificato. A Catania non servono nuove costruzioni, nuovi parcheggi o nuovi locali commerciali. Serve invece un piano regolatore generale, discusso con la città, che non preveda nuovo consumo del suolo, che consegni più aree a verde, maggiore vivibilità e che recuperi i tanti immobili vuoti e abbandonati che esistono nel territorio comunale.

Gli uffici dell’urbanistica del Comune procedono paradossalmente all’approvazione di progetti di varianti proprio mentre il Consiglio Comunale è impegnato alla redazione del nuovo PRG. Il PUA, la variante centro storico, la variante di Corso dei Martiri, la variante del centro direzionale di Cibali, la variante di via del bosco e adesso la variante della circonvallazione sono gli esempi di come le Istituzioni comunali continuano a essere succubi e complici degli enormi interessi economici, spesso opachi, che ruotano intorno all’edilizia.

Vogliamo che si fermino tutti i progetti di varianti urbanistiche, che si blocchi la speculazione edilizia e finanziaria e che si apra un confronto vero ed efficace con la città per decidere il futuro urbanistico di Catania”.

Redazione