Dopo 350 anni dall’eruzione che seppellì Malpasso (antica Belpasso) e diversi centri vicini, la gente di questi luoghi torna al santuario Madonna della Sciara di Mompileri per ricongiungersi idealmente con un posto con il quale ha sempre vissuto un rapporto antico.

Per questo il pellegrinaggio di domani – guidato dal rettore Padre Alfio Privitera – giovedì 30 maggio, assume un significato profondo. Lo storico luogo di culto mariano ai piedi dell’Etna, si trova in territorio del Comune di Mascalucia (Ct) e raccoglie ai piedi del primo santuario etneo, migliaia di pellegrini provenienti non solo dalla provincia di Catania, ma anche da diverse parti della Sicilia e anche da fuori isola.

Questo pellegrinaggio quindi chiude il mese di maggio, mese mariano, con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Salvatore Gristina Arcivescovo metropolita di Catania, alla presenza di tutto il clero catanese.

Tre bracci processionali giungeranno nella spianata dai vicini centri di Mascalucia, Nicolosi e Belpasso. Proprio da quest’ultimo arriverà in processione il simulacro della Madonna della Sciara Pellegrina, copia di quella originale del Gagini, sepolta sotto la lava del 1669, e 35 anni dopo trovata miracolosamente intatta. La copia lignea è stata invece benedetta nel 2013 da Papa Francesco e dallo scorso 12 maggio ha presieduto l’esposizione mariana allestita nella chiesa Madre di Belpasso

In ricordo di quella terribile eruzione e di tutti gli eventi calamitosi che mettono a repentaglio le popolazioni etnee, tutti i Comuni faranno convergere nella spianata di Mompileri, in segno di devozione,  le reliquie dei loro Santi Patroni.

Redazione