“La violenza di genere in Sicilia così come in altri territori è un problema non più differibile. La Regione ha degli strumenti di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere nei confronti delle donne in Sicilia ma non li usa bene. Basti pensare che il Forum permanente contro le molestie la violenza di genere non viene convocato da Luglio 2018. L’Assessore Scavone, appena insediato, consideri la comunicazione con le realtà territoriali come una priorità della sua attività”.
A dichiararlo – attraverso un comunicato stampa – è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano che, a poche settimane dall’insediamento del nuovo assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali Antonio Scavone, mette nero su bianco su una missiva ufficiale, evidenziando “una serie di criticità che la Regione deve affrontare nel campo della prevenzione e della violenza di genere”.
“Mi rendo perfettamente conto – si legge nella missiva di Marano – che, nella fase di insediamento in cui lei si trova, le questioni che dovrà affrontare sono molteplici ma, al tempo stesso, ho sentito la necessità di scriverle per portare alla sua attenzione un settore che è stato ignorato troppo a lungo e che non può non diventare una sua assoluta priorità: la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere nei confronti delle donne in Sicilia. Negli anni, le associazioni e i centri anti-violenza che operano ‘in prima fila’ sul territorio siciliano, hanno sviluppato una professionalizzazione di eccellenza nell’assistenza della vittime di violenza, si sono attrezzate e hanno creato reti territoriali (con diverse realtà tra cui gli enti locali, le Università, le ASL). Conoscono i punti in cui il sistema non funziona e non sostiene adeguatamente le vittime e hanno accumulato una conoscenza e una profonda competenza sulla materia. Peccato però che la Regione Siciliana continui a non ascoltare l’esperienza e la professionalità maturata negli anni dalle varie realtà territoriali. Prova ne sia purtroppo che il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, istituito da una legge regionale del 2012, non si riunisce dall’estate dello scorso anno. Le associazioni avevano chiesto di convocare una riunione al mese, ma la loro richiesta è stata completamente ignorata, facendo emergere il palese disinteresse da parte delle istituzioni di confrontarsi con il terzo settore”.
“Lo stesso Piano Regionale degli interventi per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere attivato nel 2012 – continua Marano – non è stato elaborato in sinergia con il Forum e più in generale non ha visto il coinvolgimento alcuno delle principali realtà associative locali. Per quanto riguarda poi le azioni di prevenzione messe in campo dalla Regione nelle scuole, nemmeno queste, sono state concertate con le realtà territoriali. Le realtà associative e i centri antiviolenza siciliani ci hanno manifestato che il Formez, in forza ad una convenzione con la Regione Siciliana di centinaia di migliaia di euro ha sviluppato un programma di prevenzione per gli studenti, senza confronto alcuno con le realtà locali siciliane. Da forza di opposizione però vogliamo stimolare questo confronto tra Regione e realtà locali, per questa ragione, insieme al mio gruppo parlamentare, abbiamo fatto richiesta di convocazione di un’audizione congiunta delle commissioni V e VI dell’Ars, proprio per affrontare la tematica in maniera organica e complessiva”.
“Infine gentile assessore – conclude Marano – nel mese di novembre 2018, ho depositato una mozione avente ad oggetto proprio ‘Stato di attuazione del Piano regionale degli interventi per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e delle altre misure previste per il contrasto alla violenza di genere’. Mozione che sarebbe utile discutere in tempi celerissimi dati anche i continui fatti di cronaca”.
Redazione
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