“Nonostante i miei 88 anni e le mie condizioni di salute, sono qui per dare un contributo alla giustizia: ho denunciato 12 anni fa il tentativo di depistaggio nelle indagini sulla strage di Via D’Amelio”. Lo ha detto Bruno Contrada deponendo a Caltanissetta al processo sul depistaggio delle indagini relative all’uccisione di Paolo Borsellino in cui sono imputati per calunnia aggravata tre poliziotti, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. “Oggi voglio aggiungere una cosa – ha detto Contrada – prima di entrare nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per espiare la pena per la quale ero stato condannato l’11 maggio 2007, alla fine di marzo venni qui a Caltanissetta, accompagnato dall’avvocato, per presentare un esposto querela accusando criminali, mafiosi pentiti, ufficiali dei carabinieri, funzionari di polizia, facendo nomi e cognomi. Tutto documentato, dove si provava in maniera inconfutabile che c’era stato un tentativo di depistaggio nelle indagini sulla strage di via D’Amelio”.

Ansa