Che le arance siciliane siano le migliori al mondo non ci sono dubbi, specie quelle della Sicilia orientale del versante etneo che, grazie alle escursioni termiche determinate dalla presenza del vulcano attivo più alto d’Europa, presentano una pigmentazione rossa della polpa che dal punto di vista organolettico le rende uniche al mondo. E non hanno dubbi neanche i ladri che la notte scorsa hanno fatto razzia nelle campagne fra Paternò, Santa Maria di Licodia, Belpasso e Motta Sant’Anastasia (Catania), dove hanno rubato ben 2 tonnellate di agrumi. Al punto da allertare i carabinieri della Compagnia di Paternò che hanno dovuto mobilitare le componenti del Nucleo Radiomobile e delle Stazioni dipendenti.
Nel corso del servizio hanno arrestato nella flagranza un 37enne di Paternò il quale, dopo aver tagliato con una cesoia la catena del cancello d’ingresso di un fondo agricolo, ubicato in contrada Loco Battiati a Santa Maria di Licodia, stava caricando sul proprio Fiat Fiorino 500 chili di arance rubate precedentemente.
Dopodiché hanno denunciato un 22enne, sorpreso con la propria autovettura carica di 700 chili di arance, asportate precedentemente in contrada Agnelleria a Belpasso.
Quindi, “nel medesimo contesto operativo”, è stata recuperata in contrada Fontanazza, nel comune di Motta Sant’Anastasia, una Fiat 500 L, rubata a Catania la sera precedente, contenente altri 700 chilogrammi di arance appena rubate.
La refurtiva è stata restituita agli aventi diritto, mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari. Potenza dell’arancia rossa.
Nella foto: le arance recuperate dai carabinieri di Paternò
Angelo Conti
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