Scoppia il caso “irricevibilità” delle memorie allegate a quella del ministro Matteo Salvini alla giunta delle Autorizzazioni, chiamata a valutare la vicenda Diciotti. Oggi, assieme alla memoria Salvini, sono state depositate altre due lettere: una del premier Giuseppe Conte e un’altra di Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. Documenti che, secondo Pietro Grasso (Leu) sono irricevibili. Quindi l’esponente Leu ha chiesto l’invio delle carte al tribunale dei ministri. La Giunta ha sospeso i lavori. Tornerà a riunirsi in giornata per valutare la richiesta Leu.

“Sollevando la questione dell’irricevibilità delle lettere del governo c’è chi vuole impedire al ministro Matteo Salvini di difendersi”. Lo afferma il capogruppo 5S in Giunta autorizzazioni, Michele Giarrusso, al termine della riunione odierna.

“Sento il dovere di precisare che le determinazioni assunte in quell’occasione dal ministro dell’Interno sono riconducibile a una linea politica sull’immigrazione che ho condiviso nella mia qualità di presidente nel Consiglio con i ministri competenti, in coerenza con il programma di governo”. Lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel documento allegato alla memoria presentata dal vicepremier Salvini sul caso Diciotti.

“Le azioni poste in essere dal ministro dell’Interno si pongono pertanto in attuazione di un indirizzo politico-internazionale, che il Governo da me presieduto, ha sempre coerentemente condiviso fin dal suo insediamento. Di questo indirizzo, così come della politica generale del Governo, non posso non ritenermi responsabile, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione”, continua Conte.

“In primo luogo l’azione del governo è stata indirizzata a contrastare il traffico odioso di essere umani e a impedire la tragica perdita di vite umane”. Il premier Giuseppe Conte precisa ancora nel documento. “In secondo luogo il governo ha posto in essere ogni azione utile a promuovere una politica di contrasto all’immigrazione irregolare quanto più possibile condivisa a livello europeo – continua Conte – In particolare ebbe luogo un’interlocuzione con le autorità maltesi relativamente all’individuazione del porto di sbarco e fu avanzata una richiesta agli altri Stati membri dell’Unione e alla Commissione Europea per la redistribuzione di migranti”.

Nella foto: il sen. Pietro Grasso, leader di Liberi e Uniti

 

Ansa