“Il MoVimento 5 Stelle Catania è solidale con Marco Benanti e Matteo Iannitti, che saranno rinviati a giudizio per diffamazione nei confronti dell’ex sindaco Enzo Bianco: il Gip ha disposto l’imputazione coatta, dopo la richiesta di archiviazione della Procura”.

Inizia così il comunicato stampa del M5S del capoluogo etneo che si stringe attorno al giornalista Marco Benanti e al leader del movimento Catania Bene Comune, Matteo Iannitti, dopo l’imputazione coatta disposta dal Gip, malgrado la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica.

“La libertà d’informazione – prosegue la nota – , diritto inalienabile sancito anche dalla nostra Costituzione, a Catania sembra essere un’utopia, e lo strumento della querela spesso mira a silenziare le voci fuori dal coro”.

“Iannitti – seguita il comunicato – ha soltanto diramato un comunicato stampa ‘politico’ (su temi caldi: gruppi di potere della città e Pua) e Benanti lo ha pubblicato nel suo giornale online”.

“Secondo Bianco – scrivono ancora i 5S – , assistito dal legale Giovanni Grasso (suo avvocato personale e, all’epoca dei fatti, componente del Collegio di difesa del Comune), in quel comunicato – ripetiamo, a nostro avviso, prettamente politico – ci sarebbero gli estremi per una querela per diffamazione”.

“IL MoVimento 5 Stelle – conclude la nota – si batte da sempre affinché venga garantita la massima libertà di espressione e di stampa. In commissione Giustizia, al Senato, è da poco iniziata la discussione del Ddl contro le liti temerarie per evitare che le querele, con richieste abnormi e infondate di risarcimento, possano diventare un’arma contro i giornalisti che pubblicano notizie ‘scomode”.

Redazione