I bambini dell’Orchestra giovanile ‘Falcone Borsellino’ della Fondazione ‘La città invisibile’ di Catania faranno sentire la propria vicinanza alle popolazioni dell’Etna colpite dal terremoto, sabato 19 gennaio, alle 17,30, presso l’Auditorium Sant’Anna di Zafferana Etnea.

“I bambini che provengono dalle periferie di Catania e della provincia (Librino, San Cristoforo e Adrano) e soffrono spesso di emarginazione – si legge nel comunicato –  possono solo offrire questo: un’azione concreta frutto del loro impegno nella musica”.

L’Orchestra giovanile Falcone Borsellino di Catania. Sopra: un’immagine dei danni causati dal terremoto di Santo Stefano che ha colpito le popolazioni di Zafferana etnea e delle sue frazioni

L’evento, realizzato grazie alla Parrocchia di Santa Maria della Provvidenza di Zafferana e alla generosità di padre Luigi Licciardello, servirà per raccogliere fondi a sostegno dei terremotati di Fleri. Radio Voce della Speranza di Catania sarà media partner della manifestazione.

Come scriveva Stephen Littleword: “Un terremoto può scatenare una forza distruttiva che lascia silenzio e vuoto. Le parole si spengono e lasciano spazio ad immagini di distruzione e paura”.

“Alla paura segue lo scoramento e l’angoscia – scrive ‘La città invisibile’ – . Perdere la propria casa, in cui si custodiscono i ricordi affettivi di una vita, significa convivere con un male che si annida nel cuore, senza mai più lasciare chi lo ha vissuto. Un modus vivendi inaspettato che dopo qualche minuto di rumore e di distruzione, lascia tanti anni di vuoto”.

“La memoria del terremoto resta lì – aggiunge la nota – , in agguato, come una spada di Damocle. Lo descrive bene Gianni Rodari (parlando della ricostruzione del Friuli, avvenuta subito dopo il sisma) con queste parole: ‘Una volta che sei stato dentro un terremoto, anche se sopravvivi senza un graffio, sai che esso, come un colpo al cuore, rimane in seno alla terra, nella sua orribile potenzialità, sempre pronto a tornare e colpire di nuovo, con una forza ancora più devastante”.

“A Fleri, a Zafferana, a Pennisi feriti dal terremoto nel giorno di Santo Stefano – si legge –  vi sono stati 600 sfollati. Per grazia di Dio nessun morto. Ma quante famiglie sono state distrutte colpendo ciò che i sacrifici di una vita hanno faticosamente costruito! Molto poco l’opinione pubblica italiana è stata sensibilizzata sullo stato di disperazione in cui versano Fleri e gli altri comuni”.

“Ecco allora – scrivono i componenti de La città invisibile – il senso di questo concerto: ai bambini dell’Orchestra ‘Falcone Borsellino’ importa soprattutto far sentire la propria vicinanza a queste popolazioni, dando visibilità ai molteplici bisogni dei cittadini di Fleri”.

“Un’azione – aggiunge il comunicato – che si traduce in appello agli uomini di buona volontà, affinché possano contribuire, come si può, e offrire un aiuto tangibile a chi ha perso tutto. Perché la distruzione volga in ricostruzione vera, aprendo nuovi orizzonti al cammino di queste comunità, oltre gli oscuri steccati originati dalla paura, verso la condivisione fraterna di una serena rinascita”.

Redazione