Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, si è recato a Zafferana Etnea, nelle zone colpite dal terremoto dello scorso 26 dicembre. Prima di recarsi in Municipio, ricevuto dal sindaco Alfio Vincenzo Russo, dal vicesindaco Giovanni Di Prima e dall’Assessore Graziella Torrisi, ed incontrare gli operatori della Protezione Civile, il Governatore siciliano accompagnato dagli assessori regionali Marco Falcone (Infrastrutture) e Ruggero Razza (Salute) ha preso visione dei danni arrecati dal sisma nelle frazioni zafferanesi. Musumeci si è soffermato in via Fortino-Fleri, constatando di persona le lesioni alle pareti delle case, incontrando i residenti.
Il Presidente della Regione si è poi recato nella sede municipale, verificando l’attività della Sala operativa della Protezione Civile, all’interno dell’ampia aula consiliare, e del Centro operativo comunale (Coc) ubicato, invece, nella stanza del sindaco.
“Stiano lavorando per una ricognizione attenta dei danni –ha affermato Musumeci – trasferendo poi i dati al Governo centrale per ottenere le necessarie risorse. I 10 milioni di euro stanziati non possono bastare, sono inadeguati. Nel frattempo dobbiamo accelerare le procedure e stiamo tentando, con la Consulta degli ingegneri, di poter disporre di una sessantina di altri tecnici che hanno già offerto la loro disponibilità. Bisogna verificare al più presto lo stato degli edifici pubblici e privati al fine di predisporne la sistemazione o l’eventuale abbattimento e ricostruzione. Nei prossimi giorni, ivi compreso il Capodanno, incontreremo gli sfollati attualmente alloggiati negli alberghi. C’è stato uno slancio collettivo di solidarietà, ma non basta quello che è stato fatto sinora: serve molto di più, maggiore coordinamento, urge verificare numero e attrezzature a disposizione dei volontari in caso di emergenza. Lo dirò anche al Prefetto perché noi siamo in una Regione condannata a convivere con il rischio –ha aggiunto il Presidente Musumeci-. Finita questa prima fase dell’emergenza, bisognerà avviare in fretta la ricostruzione, ricordandoci che Fleri, Poggiofelice e Pisano sono da sempre in zona ad alto rischio sismico e quindi bisogna adeguare le strutture per poter convivere in una condizione di relativa sicurezza. La Regione Siciliana sta varando un Piano straordinario antisismico perché molti edifici strategici potrebbero non essere a norma e dovranno essere adeguati e messi in sicurezza. Dobbiamo mettere un punto sul passato, con una nuova fase, una nuova cultura del rischio con la dovuta prevenzione. Prendo ulteriore consapevolezza del lavoro che qui è stato fatto e do atto al sindaco Russo di aver subito attivato ogni iniziativa possibile per ridurre i disagi: la Regione, con la Protezione Civile, ha subito attivato una convenzione con FederAlberghi per garantire una sistemazione rapida a chi ha dovuto repentinamente abbandonare la propria casa. Ma quella alberghiera può essere solo una sistemazione momentanea e, come ho detto agli stessi sfollati, noi faremo in modo che non si spengano i riflettori dopo l’emergenza, avendo come prioritario obiettivo la ricostruzione. Consideriamo questo evento triste (ma poteva esserlo ancor di più!) come una sorta di esercitazione per farci trovare pronti”. “La Sicilia – ha proseguito il governatore – deve avere la migliore Protezione Civile d’Italia, considerato il contesto del nostro territorio che risulta tra i più esposti d’Europa al rischio sismico”.
Quindi, Musumeci ha augurato buon lavoro al primo cittadino di Zafferana e ad operatori e volontari che si stanno prodigando con slancio, impegno ed abnegazione. “Gli assessori alle infrastrutture, Falcone, e alla salute, Razza –ha concluso Musumeci- si sono subito attivati per le rispettive competenze. Noi siamo vicini alla gente. Non faremo mancare conforto ed azioni concrete”.
Redazione
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