Che ci facevano quelle armi nell’abitazione di un insospettabile trentasettenne di Scordia (Catania), di cui gli inquirenti non hanno rivelato l’identità, arrestato nella flagranza poiché ritenuto responsabile di detenzione di arma clandestina nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo e munizioni? Saranno i Ris di Messina a sciogliere la riserva, dopo avere esaminato il materiale sequestrato dai carabinieri della Stazione di Scordia e dallo Squadrone eliportato “Cacciatori di Sicilia”: il mistero comunque resta, specie se si pensa che una di queste armi aveva le canne mozzate e la matricola abrasa. E in casi del genere, l’ultima parola spetta ai reparti scientifici delle Forze del’ordine.

Al termine di una breve ma proficua attività info-investigativa i militari, predisponendo due dispositivi di intervento simultaneo, ieri pomeriggio hanno fatto irruzione nell’abitazione del sospettato, ubicata nel centro cittadino e nella residenza estiva di contrada Montagnola: in quest’ultimo appartamento sono stati  rinvenuti e sequestrati un fucile calibro 12 marca “Breda” con la matricola abrasa, la canna e l’impugnatura mozzate; 2 carabine ad aria compressa; 50 proiettili cal. 9 x 21; 45 cartucce cal.12, delle quali 34 a pallettoni e 3 a palla unica.

Saranno, come detto, gli esperti del  Ris carabinieri di Messina a sottoporre le armi agli esami tecnico-balistici che potrebbero stabilirne, oltre alla provenienza, l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’arrestato è stato associato al carcere di Caltagirone.

Nella foto: le armi sequestrate dai carabinieri a Scordia

Barbara Contrafatto