Egregio Signor Sindaco di Belpasso, attraverso un comunicato stampa dai toni trionfalistici diffuso ieri da Lei, e pubblicato integralmente da noi, sappiamo che Terna Spa – “il gestore italiano della rete elettrica ad alta e ad altissima tensione” – sta realizzando un elettrodotto a 380 kV nel territorio di Belpasso, per il quale Lei ha siglato una convenzione per le “misure di compensazione e riequilibrio ambientale”.

Da queste poche righe dunque apprendiamo: 1) che in territorio di Belpasso si dovrà costruire un elettrodotto; 2) che lo stesso sarà “ad alta e ad altissima tensione”; 3) che c’è una convenzione per le “misure di compensazione e riequilibrio ambientale”, consistenti in “un contributo” (ecco i toni trionfalistici usati da Lei) per la riqualificazione di un edificio comunale attualmente incompleto (sito nel quartiere di Borrello) da destinare ai giovani.

Ora, Signor Sindaco, su una materia così delicata ci saremmo aspettati un comunicato più ricco di notizie, poiché riteniamo che i cittadini – oltre a sapere che Lei esprime “gratitudine” nei confronti di Terna Spa, e “soddisfazione per questo momento” (storico?) che definisce come “l’ultimo atto di un percorso lungo e complesso”, sol perché il Comune di Belpasso otterrà qualche decina di migliaia di Euro per completare una struttura – abbiano diritto di sapere in cosa consistano le “misure di compensazione e di riequilibrio ambientale”.

Sì, perché Lei, Signor Sindaco, nel comunicato, usa questi due termini: “compensazione” e “riequilibrio”. E siccome ci piace andare al sodo, Le chiediamo di rassicurarci: questo “contributo” cosa deve “compensare” e cosa deve “riequilibrare”? Non siamo amministratori e quindi non abbiamo a disposizione le carte che ha Lei per valutare, ma istintivamente traduciamo: si tratta per caso di una sorta di risarcimento per un danno che si potrebbe causare?

Eventualmente a chi e a che cosa? Nel comunicato stampa non si dice, si usa solo genericamente la parola “ambientale”: non è molto, ma è sufficiente per dedurre che c’è qualcosa che non quadra, poiché il riferimento potrebbe riguardare lo stravolgimento di un determinato territorio (dopo i danni causati da centri commerciali, capannoni ed abusivismo edilizio), oppure la salute degli abitanti, così come si deduce dai commenti espressi su fb in calce all’articolo.

Ora, Egregio Sindaco, su una questione del genere Le confessiamo che ci saremmo aspettati un dibattito pubblico, ci saremmo aspettati di essere adeguatamente informati con una relazione tecnica ricca di dati (luogo dei lavori, danni eventuali, date, e tanto altro), anziché con uno scarno comunicato stampa che non soddisfa per niente le esigenze di una popolazione che vuol sapere.

Nella foto: un elettrodotto realizzato in Italia

Luciano Mirone