“Sindaco, La invitiamo a rispettare i principi di ‘buona amministrazione’ improntata sull’economicità, l’imparzialità e l’opportunità”. E’ l’appello che il Movimento 5 Stelle di Belpasso rivolge al primo cittadino di Belpasso, Daniele Motta, in merito alla recente istituzione di una Azienda speciale per la manutenzione degli impianti sportivi e del cimitero “per la cifra esorbitante – si legge nel comunicato stampa – di 255mila Euro di fondi pubblici annui, per spese ordinarie”.

Più che un appello, una denuncia,dato che il sindaco e la maggioranza consiliare che lo sostiene, si legge nel comunicato, hanno “deciso unilateralmente il nome del presidente (l’ex presidente del Consiglio provinciale Santo Pulvirenti, ndr.) e dei componenti del Consiglio di amministrazione dell’Azienda speciale, pescando per lo più, ancora una volta, tra soggetti molto vicini alla sua parte politica”.

E in questo passaggio il comunicato si fa più esplicito: “Come già accaduto per i componenti del Nucleo di valutazione” (l’organismo formato da personale esterno all’Amministrazione comunale – presieduto dall’ex Pd Giuseppe Aiello – che ha il compito di valutare le performance dei dipendenti municipali, ndr.).

Il M5S ribadisce quattro domande – poste in Aula consiliare – alle quali il sindaco “non è riuscito a rispondere”: 1) Quale è la competenza delle persone poste a capo della costituenda azienda speciale?; 2) Con quale modalità di reclutamento (avviso pubblico o chiamata diretta) sono stati individuati i candidati per tale incarico?; 3) Ci date contezza della procedura di comparazione dei curricula pervenuti? 4) Quali sono infine “gli indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale”, sulla base dei quali l’art.50 del d.lgs. 267/2000 disciplina tali nomine?

“Poniamo questi quesiti – seguitano i Cinque Stelle – in quanto a Belpasso pare che nessuno, tra professionisti ed esperti di pubblica amministrazione, abbia saputo di questa selezione, che potrebbe sembrare a questo punto un po’ intima”.

“Le ricordiamo – si legge ancora nella nota – che, trattandosi di erogazione di denaro pubblico (quella destinata all’Azienda speciale), la scelta dei suoi amministratori, e ancora più in futuro per i suoi dirigenti, deve essere effettuata nel rispetto dei criteri di competenza, pubblicità e trasparenza”.

“Qualora decida di non revocare le nomine effettuate – concludono il 5S – attendiamo fiduciosi delle risposte esaustive ai nostri dubbi”.

Luciano Mirone