Il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, ha siglato la convenzione per le misure di compensazione e riequilibrio ambientale, legate alla realizzazione dell’elettrodotto a 380 kV che TERNA S.p.A , il gestore italiano della rete elettrica ad alta e altissima tensione, realizzerà nel territorio del comune di Belpasso.
Con tale contributo TERNA S.p.A supporterà il Comune di Belpasso nella riqualificazione di un edificio di proprietà comunale a Borrello, in via Anna Frank, che sarà destinato a ospitare iniziative a sostegno dei giovani, della loro cultura e istruzione.
A firmare la convenzione, per conto del gestore della rete, l’architetto Pietro Vicentini, il responsabile Unità centro sud tirrenica – autorizzazioni e concertazione – di Terna S.p.A.
Il sindaco ha sottolineato con soddisfazione questo momento definendolo “l’ultimo atto di un percorso lungo e complesso, percorso iniziato dalle passate amministrazioni e continuato fino ai giorni nostri, e che si conclude adesso con un esito positivo per tutto il territorio. Il progetto mira a realizzare una scuola moderna e all’avanguardia restituendo così ai cittadini un fabbricato costruito oltre 30 anni fa e mai utilizzato. Con il contributo di TERNA S.p.A si restituirà quindi ai giovani un complesso accogliente e modernissimo”.
Il sindaco Motta riconosce l’importanza dell’infrastruttura elettrica che TERNA S.p.A vuole realizzare, che sarà linfa vitale per il territorio e in particolare per la zona industriale: “Ricordo – sottolinea Motta – che l’area di Piano Tavola conta oltre 300 aziende con attività produttive e industriali che vanno dalla carpenteria alla metalmeccanica, dall’agroalimentare alla farmaceutica. La diversità dei prodotti e l’elevata tecnologia rende la nostra zona industriale la colonna portante dell’economia del Paese. Una rete elettrica moderna ed efficiente è un asset importante per lo sviluppo e la crescita delle attività industriali e artigianali, indispensabile per ogni attività produttiva. Il Comune ringrazia TERNA S.p.A per l’investimento e l’attenzione dimostrata verso la città di Belpasso e il suo territorio”.
Redazione
Caro Direttore, l’articolo sembra aver trattato l’argomento in modo semplicistico.
Penso che l’argomento non meriti plauso ma un vero dibattito fra i cittadini.
La Terna S.p.A non sta regalando nulla e non si si tratta di un finanziamento volontario, ma di un contributo a parziale rifusione di tanti danni possibili dovuti effetti dall’elettrosmog causato dal passaggio nel nostro territorio di molte linee elettriche di alta tensione, causa di alterazioni alla salute degli abitanti prossimi a tali impianti. Se ne parli…!
Lo sa il Direttore (e lo sanno i cittadini) e lo sapeva il Sindaco Motta che l’edificio in questione non puo’ avere la destinazione proposta in quanto era stato progettato e costruito ai suoi tempi non antisismico ? E che secondo quanto mi risulta né Genio Civile né Protezione della Provincia di Catania sono orientati a prendere in considerazioni progetti di riqualificazione antisismica per tale edificio ?
Lo sanno i cittadini belpassesi che come questo edificio si trovano nella stessa situazione tutti quelli costruiti sino all’entrata in vigore delle norme antisismiche e che tutti, compreso l’edificio, oggetto di scambio con la salute dei cittadini, dovrebbe essere abbattuto perché qualsiasi altro accorgimento post costruttivo sa di acqua fresca? Possibile che nessuno a Belpasso abbia alzato un dito per dibattere e contestare il passaggio dei cavi dell’alta tensione che comporta un danno enorme alla salute dei cittadini belpassesi già provati da casi anormali ed oltre la media di tumori e leucemie ? Lo sanno i cittadini che nei paesi progrediti il flusso avviene sotterraneo mentre avviene ancora aereo nei paesi del mondo sottosviluppati, ricattati, destinati ad essere sfruttati dai paesi ricchi e bisognosi di energia? Possibile che Belpasso nonostante i continui cambi di amministrazione e partiti, non sia in grado di maturare una coscienza ambientalista corretta e concreta ma sia sempre trattata come una tribù della Patagonia o del Centro Africa ?