Nei giorni scorsi, in occasione dello straripamento del fiume Simeto in provincia di Catania, il deputato della Regione Sicilia, Alfio Papale (Forza Italia), ha fatto il seguente intervento: “Abbiamo visto qualche foto, ma io ritengo che solo pochi di noi hanno visitato i luoghi e vi assicuro che, facendo una visita sui luoghi, non riesce a immaginare un siciliano, perché non pensava mai che in Sicilia si potessero verificare dei disastri di quelli che CI sono stati in questi giorni. Quindi io inviterei a fare un’apposita seduta, inviterei le Commissioni di merito a cercare di vedere per quale motivo si verificano questi disastri. Io ho fatto una piccola analisi: è successo che è straripato il Simeto. Ma perché è straripato il Simeto? Perché per tanti vincoli imposti, alla fine non c’è stato il corretto utilizzo di potere sistemare le sponde, di potere sistemare gli argini, di potere pulire da tutti i canneti che naturalmente, diciamo, nascono, e poi per motivi ambientalisti, per motivi di ordine diciamo ambientale, non vengono tagliati, non vengono tolti. Tutto questo ha fatto sì che si verificasse un ‘tappo’ al naturale scorrimento delle acque e a tutti i disastri, diciamo, causando tutti questi disastri che si sono verificati in questi giorni. Se possiamo attenzionare questo problema, io ritengo di fare il bene dei Siciliani”.

Questo il commento postato su fb e corredato di foto, dell’agronomo Salvatore Fallica: “Tagliano le canne sul fiume ad agosto, le lasciano li a marcire, arrivano le pioggie che le trascinano (insieme ad altra sporcizia…) e intasano il ponte, l’acqua esonda e rovina migliaia di agricoltori. Il peggior nemico degli agricoltori è la Regione siciliana!!!”.

Chi ha ragione?

Redazione