Grandi nomi, grandi temi, grande giornalismo per ricordare la valorosa cronista Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001. 

Anche quest’anno il suo comune, Santa Venerina (Ct), ha deciso di allestire il Premio internazionale di giornalismo – che si svolge oggi, ed è giunto alla 14^ edizione – con un calendario fitto di eventi che culmineranno stasera alle ore 18.30, al Teatro Eliseo (Via Vittorio Emanuele 273) con la premiazione e con il dibattito.

Partiamo dai vincitori. La giuria ha proclamato per la sezione “Stampa estera” la giornalista egiziana Dina Ezzat, vice caporedattore del settimanale egiziano in inglese Al Ahram weekly, abbinato al quotidiano Al Ahram. Attualmente la cronista scrive anche per l’edizione web Al Ahram Online. Ha intervistato personaggi di livello mondiale come il presidente Mohammed Khatami, i leader palestinesi Yasser Arafat e Mahmoud Abbas, il primo ministro israeliano Shimon Peres, i leader iracheni prima e dopo la guerra del 2003, i leader di Hamas in seguito alla loro ascesa al potere a Gaza.

Per la sezione “Stampa italiana” il premio va a Fabrizio Gatti, dal 2004 inviato e giornalista investigativo per il settimanale “L’Espresso”. Ha svolto, da infiltrato, numerose inchieste lungo la rotta dell’immigrazione illegale dall’Africa all’Europa, sul capolarato in agricoltura e nell’edilizia, sulle scarse condizioni igieniche negli ospedali, sulla “cricca” degli appalti pubblici e sui naufragi nel mar Mediterraneo;

Per la sezione “Giornalista siciliano emergente” il riconoscimento sarà consegnato a Stefania D’Ignoti,  24 anni, di Catania,  da maggio 2017 giornalista freelance specializzata in questioni mediorientali. Si è occupata di rifugiati, di religione e di diritti delle donne. Nel giugno scorso ha vinto la Jerusalem Press Club fellowship per i giovani corrispondenti dal Medio Oriente e ha trascorso tre mesi sul campo in zone di conflitto, come Cisgiordania e le alture del Golan.

Nel corso della serata, condotta dalla giornalista Daiana Paoli di Rai News 24,  si terrà un dibattito sul tema drammatico della migrazione,  con una speciale attenzione rivolta ai bambini e soprattutto ai minori non accompagnati e al tema dell’accoglienza.  All’incontro partecipano Mimmo Lucano, sindaco di Riace; Enzo Bianco, vicepresidente del Comitato Europeo delle Regioni; Carmela Pace, vicepresidente UNICEF Italia.

Come nelle precedenti edizioni, la cerimonia ufficiale del Premio viene preceduta da una mattinata di studio con lezioni magistrali tenute dai tre vincitori. Alle 10 a Catania, nella sala conferenze del Polo Didattico di via Gravina del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali  dell’Università, i tre giornalisti incontrano gli studenti per parlare delle loro rispettive esperienze. “Le sorti della Primavera araba” è il titolo della lectio magistralis di Dina Ezzat, mentre Fabrizio Gatti tratta il tema “Il quarzo, l’orologio e la vita da giornalista. Come cavarsela in un mondo senza sintesi”. Stefani D’Ignoti, infine, parla di “Kim Wall e la nuova generazione di reporter in aree di crisi”.

Sia all’Università che al Teatro Eliseo moderatore del dibattito è il giornalista Antonio Ferrari, editorialista del Corriere della Sera.

Nel primo pomeriggio, come di consueto, prevista una breve commemorazione di Maria Grazia Cutuli nel piccolo cimitero di Dagala del Re, che ospita le spoglie della giornalista.

Rosalba Mazza