Esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, truffa ai danni dello Stato con l’aggravante mafiosa. Con queste accuse la Polizia di Stato – su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania – ha dato esecuzione ad una serie di ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale etneo, nei confronti di 29 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati “per aver svolto – scrive la Procura di Catania – una funzione strumentale ed agevolatrice nei confronti dell’associazione per delinquere di stampo mafioso della Famiglia catanese Cappello-Bonaccorsi, consentendone, in maniera determinante, l’infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line”.

Stesso provvedimento è stato emesso qualche giorno fa nei confronti di altri 7 ulteriori che sono stati catturati in territorio di Siracusa, Ribera (AG), Messina, Gela (CL) e Vittoria (RG), i Giudici per le indagini preliminari territorialmente competenti hanno applicato, su conforme richiesta dei locali uffici di Procura, la misura della custodia cautelare in carcere.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio Centrale Operativo hanno evidenziato l’esistenza di una consolidata organizzazione criminale che, sotto l’egida del clan catanese Cappello-Bonaccorsi, era dedita alla gestione di numerose agenzie di scommesse presenti sull’intero territorio siciliano e la progressiva e pervasiva infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line.

Nel corso dell’operazione è stata data esecuzione al sequestro preventivo di 20 agenzie di scommesse ricadenti nelle province di Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.

Barbara Contrafatto