E’ morto a Modica nell’hospice dell’ospedale ‘Maggiore’ dove era ricoverato da qualche giorno il pittore Piero Guccione, aveva 83 anni. Guccione artista di livello internazionale anche per la sua sublime visione del Mediterraneo, era il punto di riferimento del ‘Gruppo di Scicli’ che raccoglie diversi pittori realisti.
Nato a Scicli (Rg) è stato assistente di Renato Guttuso dal 1966 al 1969 per la cattedra di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha partecipato a importanti esposizioni pubbliche, nazionali e internazionali. Nel 1984 l’Hirshhorn Museum di Washington lo ha invitato alla mostra internazionale Drawings 1974-84. Nel 1985 è stato invitato dal Metropolitan Museum of Art di New York/The Mezzanine Gallery per un’antologica di grafica. Sue opere grafiche figurano nella collezione permanente del Museo. Ha partecipato alla X e alla XII edizione della Quadriennale (1972 e 1992). E’ stato invitato a diverse edizioni della Biennale di Venezia.

“Ho appena appreso che è scomparso un grande artista, Piero Guccione”, scrive su fb Antonio Di Grado, docente di lettere all’Università di Catania. “Ricordo con commozione non solo la grande qualità del pittore e della sua celeste, immateriale, sublime ‘imagerie’, ma anche quel bellissimo tratto di distratta eleganza, di affettuosa discrezione dell’uomo. E ricordo la sua intensa amicizia con Sciascia e la sua attenzione alla Fondazione, di cui disegnò il logo”.

“Piero Guccione – afferma il critico d’arte Vittorio Sgarbi – è stato senza dubbio, e occorre dirlo chiaro e forte, il più grande pittore degli ultimi 50 anni. Dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta. Nessuno ha rappresentato meglio di lui l’essenza e il turbamento dell’uomo alla fine dell’universo di valori dell’Occidente. Le ultime due grandi mostre di Piero Guccione furono all’esistenza a Castellabate, nel Cilento, e poi al Museo di Caltagirone a cura di Giuseppe Iannaccone e Vittorio Sgarbi”.

Redazione