Simbolo dell’accoglienza, conosciuto e stimato in tutto il mondo per il modello Riace, Domenico Lucano è stato arrestato oggi , tra le altre accuse, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo la procura sono emerse “diffuse e gravi irregolarità”. In una delle intercettazioni raccolte nell’ambito dell’inchiesta Lucano stesso ammette: “Vado contro la legge”, spiegando però di essere costretto a farlo per disattendere “leggi balorde”. Perché Lucano è un sindaco ribelle, uno che da anni – spesso in polemica con le istituzioni – si batte per portare avanti il suo modello per l’integrazione dei migranti. Lo scorso giugno aveva polemizzato con lui il ministro dell’Interno Matteo Salvini che aveva attaccato il sindaco per le sue politiche definendolo “uno zero”. Ma chi è Mimmo?
CHI E’ MIMMO – Ex insegnante, 60 anni, al suo terzo mandato come primo cittadino del comune calabrese, Mimmo, come tutti lo chiamano, è stato indicato due anni fa dalla rivista ‘Fortune’ tra le 50 personalità più influenti al mondo. Il suo modello d’accoglienza è stato elogiato e portato ad esempio dallo scrittore Roberto Saviano . La figura di Lucano ha anche ispirato una fiction ‘Tutto il mondo è Paese’, interpretata da Beppe Fiorello, che andrà in onda sulla Rai, ed è stata raccontata al cinema da Wim Wenders nel cortometraggio ‘Il Volo’.
COME E’ INIZIATO TUTTO – Lucano ha spiegato, parlando del modello Riace, che tutto è iniziato quasi per caso nel 1998 quando una barca di profughi curdi ha raggiunto le coste di Riace. Mimmo all’epoca era un professore ma ha deciso di impegnarsi in prima persona per l’integrazione dei migranti nel paese. Sono passati vent’anni e lui è ancora lì. All’inizio tutto è partito nel 2001 con il programma nazionale asilo per un’accoglienza organizzata, poi è entrato in campo anche il Comune. Lucano, che è alla guida di Riace da tre mandati, è diventato sindaco per la prima volta nel 2004. Da allora fino ad oggi a capo del paese c’è sempre stato lui. Il suo modello di accoglienza, il cosiddetto ‘modello Riace’, si basa su unrovesciamento di prospettiva. Lucano è riuscito a coniugare la sfida dell’accoglienza con il rilancio del Paese. Grazie ai migranti il paese ha contrastato lo spopolamento recuperando le case abbandonate e ha salvato i vecchi mestieri e le attività artigianali tramandadoli ai nuovi arrivati.
L’INCORONAZIONE DI FORTUNE – Due anni fa Lucano è stato l’unico italiano a finire nella classifica degli uomini più influenti del mondo stilata dalla rivista ‘Fortune’. Il primo cittadino del comune calabrese si è piazzato al 40esimo posto per l’impegno profuso nell’ambito dell’immigrazione. “Ha salvato la città – scriveva allora ‘Fortune’ -, la cui popolazione oggi include migranti provenienti da 20 nazioni, ringiovanendo l’economia del comune (Riace ha ospitato più di 6.000 richiedenti asilo in tutto). Anche se la sua posizione pro-rifugiati lo ha messo contro la mafia e lo Stato, il modello di Lucano – concludeva la rivista americana – è stato studiato e adottato come esempio nell’ambito della crisi dei rifugiati in Europa”. Commentando l’inserimento del suo nome nella classifica, Lucano aveva detto: “Siamo ‘il paese dell’accoglienza’ e questo è arrivato in ogni parte del mondo. Dobbiamo essere orgogliosi”.
IL SOSTEGNO DI SAVIANO – A indicare Riace come esempio da seguire è stato a più riprese lo scrittore Roberto Saviano che oggi difende Lucano: “Nelle azioni di Mimmo Lucano non c’è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile”. “Mimmo Lucano – sottolinea – lotta contro una legge iniqua, e lotta da solo”. Poi l’affondo contro il governo accusato di compiere attraverso questa inchiesta giudiziaria “il primo atto verso la trasformazione definitiva dell’Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche”. Lo scorso agosto l’autore di ‘Gomorra’ aveva lanciato su Facebook un appello per sostenere le politiche di accoglienza del paese. “Venite a Riace, guardate con i vostri occhi e respirate quell’aria di libertà e di futuro”, scriveva Saviano nel post.
LA FICTION DELLA RAI – L’esperienza di Riace e la figura di Mimmo Lucano hanno anche ispirato una fiction Rai ‘Tutto il mondo è Paese’, interpretata da Beppe Fiorello. La messa in onda però è stata sospesa dal palinsesto dopo l’avviso di garanzia arrivato al sindaco. Sui social oggi il protagonista della fiction si schiera dalla parte di Lucano. “E’ stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato, allora #arrestatecitutti”, scrive Beppe Fiorello. “Questo è un attacco personale – aggiunge -, Mimmo Lucano dà fastidio perché va controcorrente”. E conclude rivolgendosi al sindaco: “Crederò in te più di prima”.
Nella foto: Domenico “Mimmo” Lucano con un bambino extracomunitario
Adnkronos
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